Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I Domenicani dell'ex convento

Fonte: L'Unione Sarda
16 marzo 2015

LA CITTÀ NASCOSTA.

Dal priorato di San Saturno la scalata sarda dei Vittorini di Marsiglia

Anche i Trinitari nella storia del complesso di San Lucifero


Gli studenti del Liceo artistico “Foiso Fois” lo sanno bene: la loro scuola, nell'austero ex convento di San Lucifero in via Sant'Eusebio, rimanda agli antichi monaci Vittorini che si insediarono nel vicino priorato di San Saturno. Quando il giudice di Cagliari li scelse non lo fece a caso. Di sé i monaci marsigliesi di San Vittore avevano già dato prova di efficienza: erano esperti nel ramo saliniero e marittimo e all'interno dell'ordine benedettino avevano un certo peso. Il loro arrivo e insediamento a San Saturno fu propizio: in pochi decenni crearono (grazie a generose donazioni che ricevettero tra il XII secolo e i decenni che seguirono) un'imponente rete di possedimenti estesi in buona parte dell'Isola. In città, l'area che comprende la chiesa e l'ex convento di San Lucifero (con l'attigua basilica di San Saturno) ha pertanto un alto interesse storico e archeologico sia per la presenza di costruzioni religiose e sia per la zona cimiteriale.
LE ROVINE Nel 1444 i monaci furono allontanati dalla città. Di quella stagione restarono le rovine della chiesa di San Lucifero. Nel 1646 nel sito fu edificato un tempio che comprese l'area cimiteriale e la tomba del santo. I lavori si conclusero tra il 1682 ed il 1692. Fu in questi anni (1683) che alla chiesa venne annesso un convento dei Domenicani: fu fondato anche un Collegio per l'insegnamento della teologia. La cronologia degli avvenimenti successivi consente di intuire l'operosità degli uomini di quegli anni lontani. Il 17 giugno 1769 il Collegio fu soppresso dal papa Pio VII e dal re di Sardegna Vittorio Emanuele I.
I TRINITARI Contemporaneamente si decise di affidarlo ai Padri Trinitari della Chiesa di San Bardilio. Le fortune dei Padri Trinitari finirono il 26 agosto 1803 quando una bolla papale soppresse l'Ordine (dei Trinitari) e il vecchio convento dei Domenicani fu trasformato in Ospizio dei poveri di San Lucifero.
Durante la carestia che ancora resta nella memoria dei sardi (1812, su famini de s'annu doxi ) e fino al 1816 il convento diventò ricovero per i contagiati da un'epidemia di tifo. Dieci anni dopo Carlo Felice fece restaurare il convento e lo destinò a ricovero per orfani. Nel 1831 il Regio Ospizio Carlo Felice servì per istruire e avviare ai diversi mestieri (sarti, fabbri, calzolai, falegnami, operai tessili, cordai, tipografi) i giovani orfani e diseredati. Gli studenti del Liceo artistico (con note della professoressa M. Beatrice Artizzu) hanno fatto delle ricerche sull'origine dell'ex convento dove ora sorge la loro scuola. Nel 1854 il vecchio ospizio venne «destinato all'istruzione agraria, con annesso podere per le esercitazioni pratiche». Il Valdes nella Guida di Cagliari (1902) ricorda che «sul principio gli alunni erano istruiti sul posto e, fra l'altro, furono applicati alla tessitura per cui eranvi in attività molti telai alla Jacquard. I giovani erano pure istruiti nell'agricoltura».
OSPIZIO L'ex convento diventò sede di una scuola musicale sino al 1871, poi tornò a essere ospizio. Nella Guida di Cagliari del 1894 (Corona) viene ricordato che «si deve all'onorevole Cocco Ortu, fin dal 1881, mentre funzionava da sindaco», la nascita di una scuola di arti e mestieri, inaugurata il 17 novembre del 1889». Ai primi del '900 venne realizzato un ulteriore corpo di fabbrica, separato dall'edificio principale, formato da “tre capannoni a pianta rettangolare affiancati, resi comunicanti fra loro da un cortile interno dal quale si accede al piano seminterrato”. Durante i bombardamenti del 1943 il complesso di San Lucifero subì gravi danni. Tre anni più tardi diventò sede dell'Istituto tecnico industriale, intitolato nel 1964 a Dionigi Scano. Da tredici anni (2006) ospita il Liceo artistico intitolato al pittore “Foiso Fois”. La storia dell'ex convento continua.
Pietro Picciau