Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Castello, lavori di restauro fermati dalla scritta storica

Fonte: L'Unione Sarda
16 marzo 2015

Protesta dei condomini: il Comune non faccia pagare le transenne

 

Davanti alla scritta storica tecnici e operai si sono fermati. «E sono cominciati i problemi». Maria Nioi ha l'aria serena di chi alle grane burocratiche preferisce contrapporre la ragione. «Faccio l'amministratore di uno studio associato che amministra condomini», spiega, «e la nostra disavventura ha avuto inizio il 5 marzo quando, dopo aver messo in sicurezza la facciata della palazzina di via Martini 26 in Castello, la caduta di alcuni calcinacci da un'altra facciata, stavolta in piazzetta Mafalda di Savoia, ha richiesto un nuovo, oneroso transennamento». Nioi mostra un carteggio: «Sa quanto costa a un privato, in questo caso al condominio da me amministrato, il transennamento?». Non poco: «Tre euro al giorno per ogni metro lineare. Per impedire il transito davanti alla facciata in via Canelles la sezione della Protezione civile del Comune ha sistemato dodici transenne lungo 27 metri: a questo nolo è stato necessario sommare 60,59 euro al giorno di canone comunale per l'occupazione di spazi e aree pubbliche. La messa in sicurezza è stata fatta in dieci giorni, ora dobbiamo pagare».
La caduta di calcinacci dalla facciata di piazzetta Mafalda di Savoia ha richiesto inizialmente lo stesso procedimento. «Il condominio, composto da uffici ma anche da persone non certo facoltose, si è attivato per procedere a una nuova messa in sicurezza ma mentre gli addetti della Protezione civile provvedevano al transennamento, un tecnico ha fatto notare che la presenza di una scritta col nome Mussolini sarebbe stata demolita o comunque danneggiata ulteriormente». Che fare? «Mi sono rivolta agli uffici della Soprintendenza ma il chiarimento avuto non ha risolto il problema. La facciata di piazzetta Mafalda di Savoia non è protetta, mi è stato spiegato, ma esiste un divieto, o quanto meno un dovere di proteggere scritte di un certo valore anche storico come quella che appare sulla nostra facciata». In realtà non si tratterebbe di una scritta: "Gli autori della frase, ormai quasi del tutto illeggibile - “Giovani, lavoro... Mussolini” - hanno stampigliato le lettere sul muro». Il rischio di dover pagare all'infinito il nolo dei ponteggi («un vero bankomat per il Comune»), l'amministratrice ha chiesto al sindaco e alla Protezione civile l'«annullamento retroattivo del provvedimento in attesa di far chiarezza sulla tutela di un bene patrimonio della città, al centro di interesse turistico».
Accertato dai condomini: «Alla torre di San Pancrazio i turisti preferiscono come sfondo la nostra facciata, con la scritta di Mussolini che campeggia ancora in alto». Vacanza con brivido.
Pietro Picciau