L'ordinanza è stata notificata a fine febbraio e concede novanta giorni di tempo: lo stabilimento La Paillote deve essere demolito perché abusivo. Le concessioni sono state ritenute illegittime e sia la terrazza sulla spiaggia che il ristorante dovranno sparire. Entro giugno la società Cor.sa srl, che gestisce la struttura di Calamosca, dovrà rispettare le disposizioni del Comune, a meno che nel frattempo non arrivino eventuali sospensive del Tar. I terreni sotto l'ex stabulario erano stati dati in concessione dalla Capitaneria di Porto, ma nel 2008 quel tratto di costa è passato sotto la competenza del Demanio regionale. Che nel 2012 attraverso il Servizio centrale ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica in cui si segnalavano presunte irregolarità risalenti agli anni 2006-2007 e relative anche alla concessione data ai titolari dello stabilimento. È così iniziata l'inchiesta, coordinata dal pm Daniele Caria e condotta dal corpo forestale. Nei giorni scorsi il servizio di edilizia privata del Comune ha notificato l'ordinanza di demolizione. «Non voglio fare polemiche», spiega Valentina Merella, moglie dell'ex rossoblù Francois Modesto, titolare dello stabilimento, «ma posso dire che ci difenderemo con i mezzi a disposizione, per tutelare noi e il nostro lavoro».
Tre anni fa era già arrivato un ordine di chiusura del Demanio, proprio a ridosso della stagione estiva: il provvedimento venne poi sospeso dal tribunale amministrativo regionale, che diede ragione ai gestori della Paillote anche al momento della sentenza.
Michele Ruffi