Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Nessuno deve toccare la nostra acqua»

Fonte: La Nuova Sardegna
12 marzo 2015

A Cagliari la protesta dei sindaci di 28 Comuni: un migliaio di persone in corteo per contestare la gestione unica


CAGLIARI «Questa è solo una piccola dimostrazione di cosa significa rompere i coglioni ai sardi». Le perifrasi non sono una specialità di Angioletto Deidda, sindaco di Domusnovas e leader delle lotte contro la gestione unica di Abbanoa. Appartiene alla categoria di amministratori che non usa giri di parole, abituati a dire pane al pane e acqua all'acqua. Arriva davanti al palazzo della Regione in viale Trento, alla testa di un corteo di oltre un migliaio di persone, insieme ad altri 16 sindaci con la fascia tricolore, seguiti dai gonfaloni dei Comuni che aderiscono al Gasi, il Comitato per le gestioni autonome del servizio idrico. Prima fermata. La manifestazione procede a tappe, diretta ai santuari del potere politico regionale. Sui cartelli le scritte “Acqua bene comune”, “Contro l'avidità dei mercanti di acqua”, l'avvertimento in lingua madre dei seuesi “Abbanoa scieusu chi ni sesi tui, a Seui passa e fui”. I bersagli sono due: Abbanoa e la Regione, artefice di una legge ritenuta ingiusta. Nel corso della mattinata assumeranno, gradualmente, la veste di interlocutori possibili. «Diciamo ad Abbanoa – scandisce al megafono Angioletto Deidda – che non abbiamo rubato nulla. Che tutto è stato fatto con i bilanci comunali, senza chiedere una lira alla Regione. Abbanoa ha sperperato 850 milioni di euro, noi siamo un esempio di buona gestione non loro». Il corteo procede verso via Roma, rude nei toni, ordinato nella sostanza, rispettoso del traffico che viene lasciato scorrere dai manifestanti su una carreggiata. Gli slogan sono un florilegio di inequivocabili esortazioni ad Abbanoa, alla quale viene indicata, di volta in volta, la destinazione più gradita dalla folla. Seconda fermata. Nella quale, sotto l'assessorato regionale alla Difesa dell'ambiente, la protesta si fa più apertamente anticasta e dalla folla si alza il coro: «Uscite fuori ladroni». Nessuna sosta, poco più avanti, sotto l'assessorato alla Sanità. L'assessore regionale Luigi Arru, saluta sorridente da una finestra, un po' discosto, mentre dai sindaci si leva una richiesta di amicizia: «Arru dacci una mano». Deidda tiene calda la protesta dando del Giuda alla commissione regionale: «Ci hanno elogiato il venerdì e il lunedì dopo ci hanno tradito per trenta denari». «I sindaci che sfilano oggi _ dice il primo cittadino di Domusnovas – rappresentano 80mila cittadini e sono qui a dire che le popolazioni non ne possono più di Abbanoa. Gli allacci nei nostri Comuni costano 120 euro, quando intervengono gli operai di Abbanoa costano ai cittadini 1.200 euro. Non è più tollerabile». Terza fermata. Sotto i portici del Consiglio regionale in via Roma, per una seduta straordinaria e congiunta dei consigli comunali, nella quale, all'unanimità, viene approvata una delibera che ribadisce l'adesione al Comitato Gasi, costituito nel febbraio scorso, “considerato – riporta il documento – che il Comune gestisce il proprio servizio idrico, che l'Autorità per l'energia elettrica e il gas è competente per il servizio idrico e vi svolge le attività di regolazione e vigilanza nella tutela degli utenti, e approva, in ultima istanza, le tariffe e che il servizio svolto dai Comuni è improntato all'efficienza, alla trasparenza e alla tutela degli utenti”. Quarta fermata. In tarda mattinata la delegazione dei sindaci, accompagnata dal presidente dell’Anci, Piersandro Scano, viene ricevuta dal presidente del Consiglio regionale, Ganau, dal presidente della Commissione Governo del territorio, Antonio Solinas e dai capigruppo. «La proposta dei sindaci sarà il primo argomento della prima riunione utile appena terminerà questa tornata consiliare – assicura Solinas». Il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, dopo aver apprezzato l’iniziativa che definisce «una sollecitazione legittima», afferma che «va proseguito l’impegno comune di seguire un percorso condiviso». Il presidente del Consiglio ricorda che si sta affrontando «un problema particolarmente delicato per tutta la Sardegna» per cui «è giusto dedicargli tutta l’attenzione e gli approfondimenti che merita». Tira le fila della giornata Angioletto Deidda: «Abbiamo presentato la volontà della gente di 28 comuni, la nostra determinazione ad andare avanti – dice – . Abbiamo sostenuto che la Commissione deve approfondire la nostra proposta di legge. L'ambito unico non va assolutamente bene. Solinas ha preso un solenne impegno in questo senso. Oggi, si è aperto un dialogo. Ho visto un consiglio regionale molto interessato. La nostra è una battaglia politica che non si vuole piegare a una legge così ingiusta e non vogliamo Abbanoa». (f.t.)