Rassegna Stampa

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Otto marzo, premio “Donna sarda” all’astrofisica Marta Burgay dell’Osservatorio astronomico

Fonte: web cagliaripad.it
10 marzo 2015


 

 

Ansa News


 

Marta Burgay, astrofisica, è la Donna sarda 2015. Su di lei è caduta la scelta del Lioness Club di Cagliari, sezione femminile del Lions che ogni anno in occasione dell'8 marzo premia le figure femminili che per meriti artistici o professionali si sono distinte e hanno dato lustro alla Sardegna. "La scoperta di Marta Burgay apre nuove vie e offre nuove chance alla ricerca astrofisica mondiale", ha commentato la presidente Lioness Maria Bonaria Pau Pedemonte, che nella sala consiliare del Comune di Cagliari, le ha consegnato il riconoscimento alla presenza del sindaco, Massimo Zedda, e delle autorità civili e religiose.
Chevalier de l'Autonomie in Val D'Aosta nel 2014, ora Marta Burgay raddoppia con il titolo di Donna sarda. Per la scienziata valdostana che opera nell'Osservatorio cagliaritano, arriva così un riconoscimento anche dalla sua terra d'adozione. "Valdostana ma sarda d'adozione, sta dando lustro alla Sardegna con le sue scoperte e i prestigiosi riconoscimenti in campo internazionale - commenta Maria Bonaria Pau Pedemonte sintetizzando la motivazione del premio -. Due su tutti: il Descartes Prize, massimo riconoscimento europeo per la ricerca scientifica, e il premio della Società italiana di Relatività generale e Fisica della gravitazione (SIGrav) per giovani ricercatori. Siamo orgogliosi che questa scienziata abbia deciso di proseguire la sua attività nell'Isola. L'osservazione astronomica è un campo che per troppo tempo è stato di dominio maschile e i talenti femminili sono rimasti in ombra".
"Con un cognome come il mio, che tradisce chiaramente le mie origini valdostane, questo riconoscimento gradito e inaspettato dato dalla terra che mi accoglie è un'ulteriore soddisfazione, mi fa sentire sarda a tutti gli effetti. Sento gratitudine per quest'Isola che mi ha offerto una grande opportunità lavorativa e mi ha permesso di dare un grosso impulso alla mia carriera professionale. Questa terra così affascinante, con un clima mite e la bellezza della sua gente, è il posto ideale per vivere - sottolinea la ricercatrice -. Il Radio telescopio di San Basilio, attualmente in fase di test scientifici, a fine anno sarà aperto alla comunità internazionale e sarà uno dei più avanzati dal punto di vista tecnologico".
Ma l'astrofisica, che ha individuato la presenza nelle vaste profondità del cosmo della prima pulsar doppia, sul possibile accorpamento dell'Osservatorio astronomico di Cagliari con l'Istituto di Radioastronomia di Bologna, tema che sta alimentando vivaci polemiche, ha preso posizione: "Sono quanto meno perplessa, sarebbe una perdita sia in termini di prestigio e visibilità per la Sardegna che dal punto di vista pratico e di opportunità per le figure che vi ruotano a partire dai precari".