Ansa News

"Risultato disarmante e umiliante: poco più di un centinaio di spettatori a serata". È il bilancio dei sindacati Uilcom-Uil, Slc-Cgil, Fials-Cisal, Snater-Libersind-Confsal relativo ai primi due concerti programmati dalla neo soprintendente Angela Spocci.
E scatta un nuovo appello al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, al presidente della Regione Francesco Pigliaru e ai consiglieri del Cdi: "Si ponga termine - si legge - ad una gestione palesemente inadeguata".
I numeri dei concerti del 6 e 7 marzo, "da Le Roncole al Nuraghe...", sono secondo i sindacati "il prodromo del disastro annunciato della prossima campagna abbonamenti: tempi tecnici di vendita errati, pubblicità inadeguata, manifestazioni concomitanti e una proposta artistica incompleta sono elementi che condurranno ad un inevitabile fallimento dell'offerta proposta e ad una conseguente contrazione delle entrate".
Scende in campo anche il segretario regionale della Uilcom, Tonino Ortega: "Per la prima volta - questo il resoconto - su 1650 posti a sedere si registrano in sala poche centinaia di persone, lasciando invenduto quasi il 90% dei posti. In entrambe le serate i musicisti sul palco superavano il pubblico in sala.
Una debacle che si commenta da sola".
Preoccupazione per il futuro. "Qualora questo progetto di annichilimento della fondazione - attaccano i rappresentanti dei lavoratori nel comunicato congiunto - non subisse un mutamento di direzione chiaro e progettualmente circostanziato, condurrà il teatro in una spirale che avrà quale termine ultimo la chiusura dell'attività entro qualche anno. E' incomprensibile che una fondazione che quest'anno avrà entrate certe per almeno 19 milioni di euro non sia in grado, o non voglia, presentare nulla più di una decina di concerti preconizzando in tal modo un ridimensionamento futuro del teatro più che certo".