Piazza del Carmine

E se in vie dei Valenzani i commercianti tirano un sospiro di sollievo, in piazza del Carmine piangono lacrime amare. Da ieri ruspe e operai sono al lavoro di fronte al Tar per la posa dei sottoservizi. Di fatto la zona è isolata dal resto della città. Ai cantieri, ormai, i cagliaritani ci sono abituati. Meno alle stravaganze dei cartelli stradali. All'ingresso da via La Maddalena fa bella mostra un segnale di doppio senso alternato. Peccato, però, che invece di una corsia seppur stretta, all'incrocio con via Sassari spuntino le transenne. Stupore, incredulità e nervi a fior di pelle per gli automobilisti che ieri mattina si sono trovati imbottigliati. Fare inversione di marcia, in un budello così stretto, era davvero complicato. Per non parlare di chi era alla guida di furgoni o mezzi ingombranti. Certo sarebbe stato più opportuno segnalare il vicolo cieco piuttosto che la strettoia.
«È un macello totale», commenta scoraggiato Carlo Almerighi, titolare della cartoleria Caide. «Ben vengano i lavori per migliorare la città, i sacrifici ci stanno. Ma ho l'impressione che l'improvvisazione la faccia da padrone: qui dal venerdì sera al lunedì mattina non si vedono operai. Perché le opere procedono così lentamente? Perché non le hanno eseguite a tappe per dare la possibilità ai commercianti di lavorare? Con questi tempi non sapremo mai quando tutto finalmente sarà concluso». (a. a.)