Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ora le multe (false) arrivano via e-mail

Fonte: L'Unione Sarda
13 maggio 2008

I truffatori che navigano su Internet inviano ai cittadini notifiche di verbali della polizia municipale
Ora le multe (false) arrivano via e-mail

Il tentativo di truffa, oggi come mai in passato, corre attraverso i fili della Rete. Dopo le Poste, le banche, il grande mercato mondiale di Ebay e le segreterie messaggi, questa volta è toccato alla polizia municipale il ruolo di cavallo di Troia per entrare nelle case dei cagliaritani.
Il trucco è semplice e noto: il navigatore si ritrova nella casella di posta elettronica una mail nella quale con artifizi e raggiri qualcuno tenta di carpire dei dati o estorcere del denaro. In questo caso, tuttavia, non viene richiesto il numero del proprio conto corrente postale o bancario, né si propone la partecipazione a un'asta sul web. Ad arrivare nel computer di casa o dell'ufficio è addirittura la notifica di un verbale del comando dei vigili urbani in cui al malcapitato di turno vengono contestate le più diverse violazioni di norme del codice della strada. La mail, in genere, è scritta in un italiano improbabile, con sviste grammaticali grossolane, cita articoli del codice stradale impropri e fa riferimento a una inesistente sentenza della Corte di Cassazione. Non solo, il lettore è anche invitato ad aprire dei file allegati alla mail: documenti che non contengono, come si dice, delle precisazioni sulla contestazione ma dei potenziali virus che rischiano di compromettere il personal computer in uso.
La polizia municipale, allarmata da diverse segnalazioni giunte all'Ufficio relazioni col pubblico, mette in guarda gli automobilisti dal crescente aumento di queste e-mail fasulle e precisa di non aver mai utilizzato strumenti informatici nell'attività quotidiana del controllo delle strade. «Nessuna contestazione di provvedimenti di violazione alle norme relative alla circolazione stradale», sottolinea il comandante Mario Delogu, «viene da noi notificata attraverso l'invio di una e-mail. I nostri uffici utilizzano le mail solo per rispondere alle richieste dei cittadini, che ci chiedono informazioni o precisazioni».
Finora, fortunatamente, nessuno è cascato nell'imbroglio. È bene però vigilare e fare grande attenzione. La polizia municipale, dal canto suo, si riserva di continuare con gli accertamenti e di allertare, se si rendesse necessario, la polizia postale.
LORENZO MANUNZA