Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rotatoria, le transenne non fermano la protesta

Fonte: L'Unione Sarda
5 marzo 2015

VIA CADELLO. Ancora una giornata campale per gli automobilisti. «Pirri isolata»

 

Le transenne fermano le macchine ma non le proteste. «È un disastro», commenta Paolo Farci con gli occhi puntati sulla rotatoria - blindata - di via Cadello. «Capisco l'esigenza di fare i lavori, ma chiudere tutte le strade contemporaneamente è una follia», dice con tono palesemente polemico. «Per chi come me abita in via Koch è diventato quasi impossibile spostarsi da casa».
L'invito del Comune sui cartelli a bordo strada (“Stiamo lavorando per voi, ci scusiamo per il disagio arrecato. Con la vostra collaborazione riusciremo a lavorare più veloci e maggiormente in sicurezza”), non basta a placare i malumori. E neanche a salvare i posti di lavoro. «Aziende di Pirri a rischio chiusura, assessore Coni trovi le giuste soluzioni»: si legge sui cartelloni appesi attorno al perimetro infuocato. «Il fatturato è calato del venti per cento», racconta Dino Vargiu, responsabile del supermercato Sigma di via Santa Maria Chiara. «Ci sono momenti in cui non passa neanche una macchina, se continuerà così non potremo far altro che licenziare», annuncia.
Al distributore Agip accanto all'ex Jolly hotel va anche peggio. «Gli incassi si sono dimezzati», rivela Franca Sannia, moglie del titolare. «Con questi ritmi possiamo andare avanti al massimo per una settimana. L'amministrazione ci sta costringendo a chiudere». Poco prima delle 13 tra le corsie di “Fadda” ci sono al massimo dieci persone. «È una desolazione, a quest'ora c'era sempre il pienone», osserva Federico Loria, referente di settore. «Non si può continuare così, il sindaco deve trovare subito una soluzione». Commercianti e cittadini sono d'accordo. «Hanno bloccato mezza città», commenta Giusu Carlini, residente in via Cadello. «Non credo sia necessaria una laurea in ingegneria per accorgersi degli enormi disagi creati», commenta. «All'ora di punta il traffico si intasa, avrebbero potuto lasciare almeno uno svincolo». Gerolamo Solinas rivolge lo sguardo al cielo: «Cosa ne penso? Quanto di peggio si possa dire», risponde. «La situazione è gravissima. Penso che l'assessore Coni, nonostante la buona volontà apparente, abbia fatto valutazioni troppo superficiali. Pirri è isolata, i commercianti sono in crisi. È necessario correre ai ripari prima che abbassino le serrande». Carlo Manconi è di poche parole ma il concetto è chiaro: «Non si può bloccare uno svincolo fondamentale come questo».
Sara Marci