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Rifiuti, Sardegna isola virtuosa. Aumenta la raccolta differenziata

Fonte: web SardegnaOggi.it
4 marzo 2015

 

Rifiuti, Sardegna isola virtuosa. Aumenta la raccolta differenziata
La Sardegna all'8° posto per lo smaltimento della raccolta differenziata. L'isola ha raggiunto quasi il 51%, nove punti sopra la media nazionale. I comuni sardi più virtuosi sono 15, che arrivando a toccare fino al 70% di smaltimento. "Un ottimo risultato - è il commento dell'assessore all'Ambiente Donatella Spano - anche se non siamo riusciti a raggiungere il 65% prefissato".



CAGLIARI - Presentato il 15° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna da parte della Regione. Buone notizie: l'anno 2013, rispetto a quello passato, ha evidenziato un calo della quantità dei rifiuti raccolti in tutto il territorio regionale, mentre la raccolta differenziata è ormai al 51%.

"La nostra regione si colloca in un'ottima posizione rispetto a quelle del sud Italia, a dimostrazione che la politica utilizzata in questi anni è quella giusta, anche se non siamo riusciti - ammette l'assessore all'Ambiente Donatella Spano - ad arrivare al 65% prefissato, il risultato è comunque molto buono". La Sardegna infatti, dopo un'inversione di tendenza nel 2012, ha registrato un nuovo lieve incremento del livello della raccolta differenziata che ora ha raggiunto il 50,9%.

"Questo dato colloca la Sardegna all'8° posto - continua Spano - quasi 9 punti sopra la media nazionale e molto al di sopra delle medie delle regioni del sud Italia". Toscana ed Emilia Romagna, per esempio, sono a quota 53%, distanti invece Veneto e Trentino alto Adige, a quota 64,6%. Sono 15 i comuni che hanno ampiamente superato la soglia del 70% di raccolta differenziata, 93 invece sono riusciti a raggiungere il 65%.

"Per continuare la strada virtuosa intrapresa - conclude l'assessore all'Ambiente - è necessario continuare nell'educazione alla sensibilizzazione per cercare di incrementare la raccolta delle principali frazioni dei rifiuti e potenziare la raccolta di quei materiali ancora in ritardo come per esempio il legno, ma anche migliorare il numero di ingombranti, ancora troppo numerosi e sveltire la realizzazione degli ecocentri già finanziati".