Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Area: «Chiusa l'emergenza-conguagli» Ma 400 cagliaritani abitano nei garage

Fonte: L'Unione Sarda
26 febbraio 2015


Risolto il caso di Laura, la donna sovrappeso di Sant'Elia: avrà una casa idonea a Villaspeciosa

 


La prima novità riguarda Laura, la donna sovrappeso prigioniera nell'appartamento di Sant'Elia. Dopo gli appelli al sindaco Zedda e all'allora presidente della Repubblica Napolitano, l'azienda per l'edilizia abitativa (Area) ha trovato una soluzione dopo un tentativo andato a vuoto. A Dolianova, quando tutto era pronto per la chiusura del contratto con un privato per dare una casa idonea alla donna, al marito e ai figli, c'è stato un inatteso dietrofront: «Qui gente di Sant'Elia non ne vogliamo». Così, a Laura e famiglia, la nuova casa popolare sarà consegnata a marzo, ma a Villaspeciosa: «L'obiettivo più generale è quello di consentire alle persone affette da particolari patologie di continuare a vivere in famiglia», dicono da Area.
LA SITUAZIONE È un granello di sabbia nel deserto. Perché - osserva il direttore generale Sebastiano Bitti - la situazione è tornata quella degli anni Settanta. Fondi per nuove case non ne arrivano più dai tempi della Prima Repubblica e pertanto si fa di necessità virtù, rimettendo in sesto il patrimonio esistente. Ma il problema, in un ventennio, è diventato emergenza: 400 cagliaritani abitano in garage, camper, sottani. Il dato regionale è ancora più allarmante: sarebbero oltre 2 mila i sardi senza una casa vera in base all'ultimo censimento Istat. E dire che nel 1991 l'allora Iacp riuscì, con un vigoroso piano di interventi, a ridurre a poche decine le famiglie senza dimora. Area, che dà residenza a centomila sardi (26 mila le case, 7.500 in provincia di Cagliari e 2.700 in città), riferisce di sforzi immani per dare corso alle richieste e per evitare sfratti talvolta inevitabili: sono 28 le occupazioni abusive in Provincia, 8 a Cagliari-Sant'Elia che si chiuderanno tra marzo e giugno con lo sfratto (5 quelli eseguiti l'anno scorso), quando in città torneranno liberi dieci appartamenti popolari. Settanta saranno invece assegnati in tutta la provincia e nel Medio Campidano: «Ogni sfratto è una tragedia», dice Sergio Cocciu, commissario dell'ente che gestisce le case popolari. «Finisce sempre con l'intervento delle forze dell'ordine e con le minacce ai nostri funzionari incaricati di far eseguire lo sgombero: ma la norma va rispettata. Anche perché ci sono graduatorie comunali ferree. Solo in città, per dieci alloggi, sono in paziente attesa ottocento aventi diritto». Volgendo lo sguardo al distretto di Cagliari e del Medio Campidano, le occupazioni senza titolo sono 222, ma 194 sono in corso di regolarizzazione.
LE INIZIATIVE Ieri i vertici di Area hanno diffuso le cifre dell'attività svolta nel 2014, sottolineando che l'ente è presente in tutta l'Isola, escluso in due piccoli paesi (Barrali e Las Plassas) e Pula, per la difficoltà del Comune, in quest'ultimo caso, a mettere a disposizione aree edificabili per l'edilizia popolare. In base a quanto riferito dal responsabile amministrativo Massimo Cambule, i contratti stipulati per gli alloggi sono 6.777. Nel 2014, a fronte di canoni accertati pari a 8 milioni 340 mila euro, si sono registrati incassi per 7 milioni 455 mila euro. «È interessante notare che il tasso di morosità non sia da ricondurre alle fasce sociali più disagiate ma spesso riguardi gli altri contratti». Nel 2014 sono stati venduti 46 alloggi di cui 32 in contanti e 14 a rate. Il prezzo per il riscatto è di solito molto favorevole, l'equivalente del valore catastale. Ad esempio, un alloggio in via Dante a Cagliari è stato ceduto a circa 60 mila euro. Dalle alienazioni sono stati incassati: 1 milione 150 mila euro.
È proseguita inoltre l'azione di contrasto di chi non paga l'affitto: il 61 per cento dei destinatari dei provvedimenti ha una morosità inferiore a 2.500 euro. Complessivamente i morosi sono 1.094.
I CONGUAGLI Anche sulla vicenda dei conguagli, come ha aggiunto Cocciu, è stato aperto uno spiraglio per la conclusione della vicenda. I canoni - ricalcolati in base ai redditi attinti dalle comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate - potranno essere dilazionati: i pagamenti saranno possibili in un periodo non più di cinque ma di otto anni; chi poi non ha disponibilità sarà aiutato col milione del fondo sociale.
GLI INVESTIMENTI Al netto di pagamenti Imu per gli immobili di sua pertinenza per 8 milioni, il direttore tecnico Salvatore Multinu ha fatto notare che nel distretto della provincia cagliaritana e del Medio Campidano stanno per essere consegnati 130 nuovi alloggi e che a Sant'Elia, con 5 milioni 300 mila euro (deliberati dalla Giunta regionale) saranno effettuate le manutenzioni su 643 alloggi, nel quadro dell'accordo di programma per il loro recupero sottoscritto da Regione, Area e Comune per una spesa totale di 37 milioni.
Lorenzo Piras
@lorenzopiras71