Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Ci hanno tagliati fuori, qui non passa più nessuno»

Fonte: L'Unione Sarda
25 febbraio 2015


LA PROTESTA. Il distributore Agip, il market Conad e Il Globo: calo improvviso di clienti

 


Due giorni senza clienti né coda alle casse e traffico nel parcheggio. Due giorni quasi senza incassi né vita, tra gli scaffali delle attività commerciali che ruotano attorno alla rotonda di via Cadello ora cantiere.
Un silenzio irreale il negozio di abbigliamento Globo, in via dei Valenzani, del vicino supermercato Conad e del punto vendita gemello di via Jenner. Ma titolari e dipendenti, loro sì, fanno rumore eccome: l'avvio dei lavori, appena 48 ore fa, ha quasi annullato il flusso di clienti fedeli o di passaggio. E già si teme per i posti di lavoro, oltre 250 solo per le attività limitrofe. «Di solito, all'apertura troviamo già persone all'ingresso», spiega Stefano Botta, dal punto vendita Conad, «da lunedì entrano in pochissimi, sia qui che al superstore di via Jenner». L'unica via d'accesso rimasta libera è dall'Asse Mediano. «Chiediamo l'immediata attivazione del doppio senso di marcia da viale Ciusa», invocano i dipendenti sui social, dove la creazione di un gruppo di solidarietà ha raccolto in poche ore 2.700 adesioni, «i supermercati hanno un'autonomia molto ridotta, non possiamo aspettare i tempi della burocrazia».
La preoccupazione si taglia a fette nel mercatino di via Baudi di Vesme, tra le ventiquattro famiglie dell'unico palazzo già abitato della Cooperativa Cento e di fronte. «Già soffrivamo per la crisi», osservano da Cannavera arredamenti, «ora questo nuovo colpo, senza alcun preavviso, come se qui ci fosse il deserto». Invece no, ci sono attività storiche, sia in via dei Carroz che in via Calamattia. «In questi due giorni mi hanno chiamato tanti colleghi, per esprimere il loro disagio», continua il titolare da Cannavera, «anche con l'accesso più lontano dalla rotatoria, rispetto a noi, hanno immediatamente subìto un contraccolpo: non so come potremo resistere un anno e mezzo in queste condizioni».
È tutt'altro che rassegnato Giampiero Tintis, gestore del distributore Agip alla circonvallazione Pirri. Quello, per intenderci, che si trova proprio di fronte alla rotatoria chiusa. «Siamo infuriati, ci hanno ucciso», dice senza mezzi termini, «stiamo pensando di unirci e mettere in campo qualche iniziativa contro il sindaco Zedda e la sua giunta: non dovevano chiudere così, di botto, questa rotatoria ci ha messo in ginocchio». La crisi, da queste parti, non esisteva. «Nel nostro distributore di solito c'è la doppia fila di auto che fanno rifornimento, in questi giorni è il deserto, nessuno passa più qui», afferma, non senza una doppia chiusura polemica, «i lavori sono cominciati solo su un lato, si poteva tenere aperta almeno una parte della rotatoria e avanzare per blocchi. Inoltre, nel cantiere ci sono operai siciliani: non si poteva far lavorare i sardi?».
Clara Mulas