Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Venti sindaci insistono: «Non chiudete le scuole»

Fonte: La Nuova Sardegna
23 febbraio 2015

I piccoli Comuni protestano nell’aula della commissione Cultura del Consiglio
Riproposto il rinvio di un anno. Martedì l’audizione dell’assessore Claudia Firino


CAGLIARI La Giunta non riesce proprio a convincere i Comuni che la chiusura di 27 pluriclassi migliorerà con gli accorpamenti la qualità dell’istruzione. A rilanciare la protesta sono stati una ventina di sindaci ascoltati dalla commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta da Gavino Manca del Pd. A sostenere la tesi della non chiusura sono state anche alcune delegazioni di studenti genitori. Tutti hanno contestato l’assenza di un confronto con l’assessore alla Pubblica istruzione, Claudia Firino, che avrebbe deciso senza «ascoltare prima le comunità» e «senza aver sfruttato fino in fondo l’autonomia della Sardegna: ha applicato come una ragioniera le imposizioni del Governo». Fra molte note polemiche, il sindaco di Santa Maria Coghinas ad esempio ha detto che «nominerà Claudia Firino assessore del suo Comune così si renderà conto cosa voglia dire amministrare un piccolo centro», tutti hanno chiesto di sospendere il dimensionamento scolastico per un anno soprattutto perché – secondo gli amministratori locali – «non sono stati per nulla trasparenti i criteri per cui sono state chiuse alcune pluriclassi e altre no». All’incontro in commissione hanno partecipato i sindaci di Escalaplano, Giba, Masainas, Piscinas, Ales, Ghilarza, Cuglieri, Siamaggiore, Tramatza, Perdasdefogu, Osini, Belvì, Ozieri, Siligo, Codrongianos, Nughedu San Nicolò, Santa Maria Coghinas, Erula, Nulvi e Santa Teresa di Gallura. Erano presenti anche il commissario della provincia Ogliastra, i dirigenti scolastici di Quartu, Ghilarza, Porto Torres e il presidente del consiglio di istituto della scuola Manno-Cima di Cagliari, che sarà compresa nei nuovi istituti globali. Alla fine della riunione il presidente della commissione Gavino Manca ha detto di «aver preso atto delle difficoltà vere e reali presentate dai sindaci» e «le preoccupazioni saranno trasferite al presidente della Regione e all’assessore alla Pubblica istruzione». Proprio l’assessore martedì è stato convocato dalla commissione del Consiglio, che dovrà dare il parere sul piano di dimensionato scolastico per l’anno prossimo. Sul caso ha preso di nuovo posizione anche il sottosegretario ai Beni culturali, Francesca Barracciu, che aveva già bocciato la delibera della Giunta. Su Facebook, ha pubblicato questa dichiarazione: «Ribadisco quanto affermato 10 giorni fa sul piano. La giunta ritiri la decisione, chiarisca il suo disegno complessivo del rilancio dell’istruzione in Sardegna, discuta con i sindaci, con le famiglie e con i lavoratori» Per popi aggiungere: «Prendiamoci un anno per assumere le decisioni più condivise.Dare la parola ai sindaci solo per decidere (subito) quali scuole tenere aperte e quali chiudere è come condannare a morte un uomo consentendogli però la scelta dell'arma».