Rassegna Stampa

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Cagliari, dalla Regione un milione di euro per Zona franca doganale. Massidda: "Occasione irripetibi

Fonte: web SardegnaOggi.it
23 febbraio 2015

 

Cagliari, dalla Regione un milione di euro per Zona franca doganale. Massidda: "Occasione irripetibile"
C'è un milione di euro per dar gambe alla Zona franca nel Porto canale. L'annuncio arriva dall'assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana. Che incassa il plauso del presidente di 'Cagliari Free Zone': "Bene, adesso bisogna agire in fretta".



CAGLIARI – Un primo tassello per far partire, parzialmente, la zona franca nel porto industriale: l’annuncio arriva dall’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, durante l’incontro ‘C’è posto nel Med? La Sardegna tra l’Europa e il Mediterraneo’. Un milione di euro, queste le risorse trovate dalla Regione “per far partire la zona franca nel porto industriale di Cagliari. E’ prevista per legge, è regolata da un decreto del presidente del Consiglio”, osserva Deiana, riconoscendo che “non è mai stata delimitata”. Almeno finora: i denari regionali serviranno a delimitare i confini dell’area – che corrisponde all'area dietro i terminal del Porto canale – tirando su dei varchi utili per accedere alla cosiddetta ‘area sterile’ controllata dalla dogana. La Regione, inoltre, vorrebbe entrare a far parte del consorzio 'Cagliari free zone', la realtà che gestisce la Zona franca portuale di Cagliari.

Le parole di Deiana arrivano alle orecchie di Piergiorgio Massidda, presidente di ‘Cagliari Free Zone’. Impegnato da una settimana in una serie di incontri con aziende It nella Silicon Valley, Massidda non nasconde che si tratta di una buona notizia, anzi, “è una occasione irripetibile per la Sardegna. Bisogna fare in fretta, da mesi ho avviato importanti interlocuzioni con aziende interessate a investire in Sardegna e la Zona franca sarebbe una attrattiva molto forte. C'è bisogno però che ai proclami seguano velocemente i fatti. In questo momento la Sardegna, anche a causa dell'instabilità di alcuni paesi nordafricani, può agganciarsi al treno della crescita ma dobbiamo fare in fretta. Non bisogna più fare errori”.