Hanno manifestato contro stipendi distribuiti a singhiozzo con settimane o mesi di ritardo: i trentuno dipendenti della cooperativa Sviluppo Italia, affidataria per conto del Comune dei servizi di guardiania e vigilanza in decine di strutture pubbliche della città - tra impianti sportivi, monumenti, musei e giardini - ieri pomeriggio davanti al Municipio hanno messo in atto l'ennesima protesta contro la Ragioneria, colpevole di non liquidare con tempestività le fatture necessarie al pagamento dei compensi.
Una lentezza degli uffici che «si ripete sistematicamente ogni mese», afferma Rossana Melis, rappresentante dell'Ugl tra i lavoratori. «I bonifici alla cooperativa, che a sua volta gira in compensi ai dipendenti, arrivano con settimane e anche mesi di ritardo e soltanto quando ci rivolgiamo direttamente ai funzionari per sollecitarne lo sblocco».
La protesta dei lavoratori ha trovato all'interno del Municipio la sponda del consigliere del Gruppo misto, Paolo Casu, firmatario di un'interrogazione all'assessore alla Cultura Enrica Puggioni alla quale ha chiesto più chiarezza sulle lungaggini burocratiche dei servizi e promesso «un'indagine interna per individuare eventuali responsabili».
Accuse di lentezza respinte però dall'esponente della Giunta: «Tutte le pratiche di nostra competenza sono state evase con tempestività - ha replicato la Puggioni - le mansioni dei dipendenti delle cooperative fanno capo a più servizi, ricomporre le attestazioni comporta un iter laborioso che il dirigente sta cercando di svolgere con la massima rapidità».
Luca Mascia