Rassegna Stampa

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Dopo un vertice di maggioranza, Giunta ripristina i fondi per i disabili gravi

Fonte: web Ad Maiora Media
18 febbraio 2015

 

 FINANZIARIA:

 

Dopo un confronto tra coalizione di governo, il presidente Pigliaru e gli assessori del Bilancio Paci e della Sanità Arru, é stato deciso di ripristinare l'importo delle risorse destinate ai malati gravi non autosufficienti, decidendo anche di fissare in tempi brevi nuove regole in un settore che va riordinato, a tutela prima di tutto degli stessi disabili gravi e delle loro famiglie. Perciò, con un emendamento di Giunta e maggioranza i fondi che servono a finanziare il comparto del sociale, compresa la legge 162 sui non autosufficienti, il Progetto "Ritornare a casa" e le leggi di settore, è stato riportato a 242 milioni dai 199 inizialmente previsti.
Pigliaru ha sottolineato la necessità di razionalizzare la spesa sul sociale per evitare sprechi e scelte inappropriate: "Saranno attentamente osservati e poi valutati il grado di disabilità, il reddito, la cumulatività degli interventi – ha spiegato - In questo modo vogliamo garantire al massimo chi ha davvero diritto all'assistenza, non facendogli mancare nessun aiuto economico. Questo, a lungo termine, può essere realizzato solo evitando sprechi dovuti alla mancanza degli indispensabili e accurati controlli in un settore così delicato".
Nei prossimi mesi, l'Assessorato della Sanità avvierà un percorso da condividere con associazioni, Comuni e soggetti interessati per individuare le linee guida che porteranno all'individuazione di nuove norme.
“La revisione dell'attuale normativa non comporterà nessun taglio lineare alle politiche sociosanitarie, bensì una efficace razionalizzazione del sistema – ha sottolineato Arru - Stiamo analizzando la complessa situazione del settore con le parti sociali e le associazioni, con un obiettivo chiaro e preciso: tutelare chi ne ha davvero bisogno e diritto. In Sardegna c'è una spesa sociale molto alta, e situazioni di inappropriatezza su cui la Giunta vuole fare completamente luce perché mettono a rischio la tutela dei più deboli nei confronti dei quali l'attenzione è invece massima e costante".
(red) (admaioramedia.it)