VIA XXVIII FEBBRAIO. Sindacati: «Il trasferimento non sia definitivo»
L'impianto elettrico non è a norma, chiude il palazzo di via XXVIII Febbraio che ospita gli uffici dell'assessorato regionale del Lavoro e della Formazione professionale. La comunicazione, firmata nei giorni scorsi dal responsabile della Direzione generale degli assessorati, Antonello Pellegrino, sta mettendo in allarme i dipendenti, che ora chiedono estrema chiarezza prima dell'avvio del trasferimento, seppur temporaneo, in altra sede. La pretendono, in primo luogo, i sindacati in rappresentanza dei 250 lavoratori che operano negli uffici affacciati su piazza Giovanni XXIII. Lo stabile, di proprietà regionale, dovrà essere restaurato. Bisogna mettere norma e con urgenza il vecchio impianto elettrico.
I TIMORI Così le organizzazioni sindacali (Cgil, Uil, Sadirs-Ugl e Defro), pur riconoscendo la necessità dei lavori per garantire la sicurezza del personale, pretendono di conoscere in anticipo la destinazione dell'assessorato. «Per questo - spiega Antonio Cois della Cgil - abbiamo chiesto la convocazione di un incontro per capire quali sviluppi avrà questa vicenda». La paura è che una volta attuato il trasferimento, l'attuale sede non venga più destinata all'assessorato del Lavoro. «Un'ipotesi che contestiamo apertamente», tagliano corto i sindacati. «Si è accennato a un trasferimento temporaneo nella palazzina di via San Simone che già la Regione ha in affitto per altri uffici, ma noi questa ipotesi la contestiamo drasticamente, mentre difendiamo l'idea che la Regione debba innanzitutto valorizzare e sfruttare le sue proprietà. Nel caso specifico, si restauri l'impianto dell'assessorato del Lavoro ma subito dopo dipendenti e funzionari tornino in via XXVIII Febbraio».
PERPLESSITÀ Da tempo lavoratori e sindacati hanno espresso le loro perplessità su via San Simone. Intanto per la dislocazione. «Uffici decentrati, fuori mano e non serviti dai pullman e che comunque avrebbero necessità di parecchi interventi», sostengono Cgil, Uil, Ugl e Fedro. «Abbiamo condiviso pienamente l'analisi dettagliata del direttore generale del Lavoro, Eugenio Annicchiarico, dove si sottolinea l'assoluta urgenza di affrontare i problemi con massima chiarezza sugli intenti ed coerenza con l'interesse pubblico, inteso innanzitutto come costi-benefici ma anche come attenzione alla fruibilità dei servizi per i cittadini».
I DUBBI I sindacati, insomma, hanno preso atto delle comunicazioni del direttore Antonello Pellegrino (della direzione generale degli assessorati) sulla necessità di mettere a norma l'impianto elettrico, ma storcono il naso su un troppo generico trasferimento temporaneo in “altri locali a norma”.
Andrea Piras