COMUNE. Il presidente della commissione Bilancio Francesco Ballero
Il rilancio di un progetto come il Betile deve poggiare su un'idea di lungo respiro, su una «visione strategica» che guardi al turismo come a un'opportunità da cogliere. Ne è convinto Francesco Ballero, presidente della commissione Bilancio. Sebbene sia difficile recuperare i fondi messi insieme e poi sfumati per la realizzazione del vecchio progetto di Renato Soru (circa novanta milioni di euro), l'idea lanciata dal segretario cittadino del Pd Nicola Montaldo («costruiamo il museo e affidiamolo alla gestione di un colosso del settore delle esposizioni d'arte moderna») riapre scenari che si pensava chiusi per sempre. «In politica», sottolinea Ballero, «se si fanno i progetti questi trovano finanziamenti». Il Betile potrebbe catturare nuovi fondi? Il presidente della commissione Bilancio, favorevole fin dall'inizio al grande museo ipotizzato a Sant'Elia, riconosce al progetto dell'architetto Zaha Hadid una caratteristica supplementare rispetto a quella ordinaria di luogo di esposizione dell'arte nuragica e di quella contemporanea: «Costituirebbe una delle quattro o cinque grandi attrattive che una città come la nostra dovrebbe avere per catturare l'attenzione di quote significative di turismo. Vanno bene la Grotta della Vipera e gli altri luoghi-simbolo della città ma si tratta sempre di monumenti per un turismo culturale di nicchia. Chi va a Londra sa bene cosa trova. Ecco, dovrebbe succedere lo stesso per Cagliari: accanto al Teatro Lirico dovrebbero esserci altri grandi luoghi speciali. Come lo sarebbe il Betile». (p. p.)