Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

slitta la riapertura delle strade

Fonte: L'Unione Sarda
12 febbraio 2015


VIALE TRIESTE. Sopralluogo dei tecnici comunali. Necessari altri lavori Palazzina insicura, 

Transenne e lucchetti per ora restano. «È emersa la necessità di svolgere altri lavori di messa in sicurezza affinché via Roma e viale Trieste possano essere riaperte. L'amministrazione resta in attesa di questo ulteriore intervento da parte dei privati». Il verdetto di tecnici e ingegneri comunali non regala le risposte sperate: il palazzo al civico 56 di viale Trieste resta ancora blindato. «Ulteriori lavori da parte dei proprietari dovranno essere fatti nei prossimi giorni per mettere in sicurezza gli appartamenti prima della riapertura dello stabile e il rientro nelle loro abitazioni».
La comunicazione dell'amministrazione arriva in tarda serata, dopo il sopralluogo di prima mattina. Più di due ore di verifiche iniziate alle nove in punto. E poi riprese nel pomeriggio. «È uno scandalo, da una settimana siamo in mezzo alla strada. Con disabili e persone anziane», commenta Antonio Grauso, residente nella palazzina che tiene in scacco la città. «I nostri periti dicono che lo stabile è sanissimo, vogliamo rientrare a casa nostra», protestano in coro. «Corrurusu e apaliausu (cornuti e mazziati)», si sfoga Angela Deplano. Il capo condomino non rilascia dichiarazioni («quando ci saranno tutte le carte parlerò»), gli sfollati contestano il rinvio.
Alcuni hanno atteso - vanamente - il via libera sul posto. Alle 8 e mezza erano già lì, con gli occhi puntati sullo stabile della discordia, blindato per beghe di pianerottolo. Alle spalle c'è una storia che va avanti da circa due anni, legata a un contenzioso tra la proprietaria del negozio al piano terra e gli altri condomini. E l'ordinanza del 24 luglio dell'anno scorso in cui è stato chiesto all'amministratore di adottare tutti i sistemi di messa in sicurezza per risolvere i problemi dell'edificio. Seguita dalla nota dei vigili del fuoco che ha dichiarato il palazzo inagibile, in data 4 febbraio. E a ruota dall'ordinanza di «evacuazione immediata» arrivata il giorno dopo, per decisione del primo cittadino. Il rischio crollo non rientra, i litigi di pianerottolo vanno avanti. Mentre L'amministrazione va a caccia del responsabile annunciando che chiederà i danni, il traffico va in tilt. Con gli automobilisti dirottati su percorsi alternativi - non in grado di reggere il carico - e i lavori per tracciare le strisce pedonali in via Roma. Gli operai alle 13, ora di punta, magari si potevano evitare.
Sara Marci