Rassegna Stampa

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Dimensionamento scolastico Firino-Pigliaru, Fi: noi dalla parte dei sindaci

Fonte: web Cagliari Globalist
9 febbraio 2015


"Noi siamo dalla parte dei sindaci, delle famiglie, delle comunità penalizzate dal Piano di dimensionamento scolastico Firino-Pigliaru".
 


"Noi siamo dalla parte dei sindaci, delle famiglie, delle comunità penalizzate dal Piano di dimensionamento scolastico Firino-Pigliaru", lo ha dichiarato il capogruppo di Fi Pietro Pittalis, intervenendo sulla delibera della Giunta. "Ricordiamo al presidente Pigliaru che il primo punto del suo programma, intitolato Più scuola e più opportunità, attribuiva al dimensionamento scolastico una condizione di incertezza e disagio per famiglie e insegnanti. Lo stesso presidente durante la sua campagna elettorale rilanciava sul punto dicendo che doveva essere un esercizio di sovranità e di responsabilità. Lo ha ripetuto anche di fronte agli studenti, quando proprio un anno fa disse 'Se la legge sulla scuola ci dà la sovranità per intervenire, dobbiamo farlo per non subire il caos e le problematiche di ridimensionamenti scolastici fatti da altri senza criteri compresibili'. A fronte di quelle ripetute promesse - sottolinea Pittalis - rileviamo che invece si chiudono le scuole ubicate nei piccoli comuni, eliminando un servizio fondamentale per la comunità e creando disparità tra i vari territori. Della tanto sbandierata sovranità, in questa come in altre partite, non si intravede neppure l'ombra. Nella scorsa Legislatura la Regione è intervenuta più volte per finanziamenti propri per rimediare alle amnesie statali. Per contrastare la dispersione scolastica stanziammo 25 milioni e finanziammo gli interventi per l'edilizia scolastica, che oggi qualcuno contrabbanda come propri, per oltre 120 milioni. Ci auguriamo inoltre che l'attuale Giunta non interrompa il progetto Scuola Digitale, giunto a buon punto, con la distribuzione delle Lavagne Interattive Multimediali nelle classi, già conclusa, e l'arrivo dei primi tablet per gli studenti. Se esaminiamo questo primo anno della Giunta Pigliaru, registriamo due passi indietro nel campo dell'istruzione: il primo è l'aumento delle tasse universitarie e il secondo è la chiusura delle scuole". (ANSA).