Rassegna Stampa

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Lirico, da Roma ok a Spocci. Sindacati in guerra: "Programmazione assente, a rischio fondi del Minis

Fonte: web SardegnaOggi.it
6 febbraio 2015

 

Lirico, da Roma ok a Spocci. Sindacati in guerra: "Programmazione assente, a rischio fondi del Ministero"
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, firma in tarda serata il decreto di nomina, confermata la scelta di venerdì scorso del Cdi. Angela Spocci è il nuovo Soprintendente di un Lirico in guerra. I sindacati attaccano Zedda sugli stipendi e il cartellone di eventi, entrambi mancanti.



CAGLIARI – La conferma del semaforo verde a Angela Spocci arriva direttamente dalle stanze romane del Ministero della Cultura. Dario Franceschini, ministro della Cultura, ha vergato il decreto di nomina che spiana definitivamente la strada al nuovo soprintendente, dopo la proposta del Consiglio di indirizzo. La Fondazione di via Sant'Alenixedda ha, quindi, un nuovo numero uno: la Spocci è laureata in Giurisprudenza e con molta esperienza nel settore dei teatri: Ha svolto su nomina del Ministero, tra il 1993 e il 1995, le funzioni di Commissario del Lirico. Prima, è stata direttrice del 'Regio' di Parma e segretaria generale dell'Ente Lirico 'Arena di Verona'. Nel 2013, dopo la scelta di Marcella Crivellenti, è tra i 44 candidati che avevano contestato quella scelta, ed aveva fatto ricorso al Tar.

Intanto, tra i corridoi interni del Lirico continua a respirarsi un'aria pesante: c'è l'ennesima stilettata dei sindacati contro Massimo Zedda, sindaco-presidente del Lirico, su temi ormai diventati famosi: denari comunali non arrivati e opere e rappresentazioni non programmate. Cinque sigle sindacali (Slc Cgil, Uilcom Uil, Fials Cisal, Libersind Confsal e Css) tornano ad attaccare Zedda sugli stipendi non pagati e sull’assenza di un cartellone definitivo. Lo spettro di una possibile riduzione di punteggio da parte del ministero, seguendo le regole del Fondo unico dello spettacolo, è dietro l’angolo: opere non programmate, uguale riduzione dei fondi al teatro.“Nessun accredito è stato effettuato nonostante le rassicurazioni di massimo impegno date in più occasioni dal presidente”, con chiaro riferimento al pagamento – non effettuato – degli stipendi arretrati. Ma c’è di più: senza una programmazione “essenziale per l’ottenimento del finanziamento Fus, e per la quale colpevolmente non si è provveduto all’approvazione nei tempi dovuti”, il rischio, per i sindacati, è quello di “un danno economico e di immagine di grande portata”, e sarebbe “l’unico caso in Italia”.