Accolto il ricorso della Polizia, indennità da restituire al Comune
Oltre al danno la beffa. Non solo chiedevano al Comune di costruire l'armeria che non gli è mai stata data, ma ora che gli agenti della Polizia municipale hanno vinto il ricorso al Tar contro l'Amministrazione, i giudici hanno scritto - nero su bianco - che «la speciale indennità prevista per l'asserito disagio nella detenzione dell'arma e delle munizioni al di fuori dell'orario di servizio, costituisce un'elargizione non dovuta perché non connessa a una prestazione lavorativa e perché attinente a un'attività di custodia dell'arma in contrasto con la disciplina». Insomma: l'indennità è illegittima e c'è il rischio che ne venga chiesta la restituzione, pena l'intervento della Corte dei Conti.
Aveva dunque ragione l'agente Giorgio Desogus, segretario regionale del Sulpm e primo firmatario del ricorso al Tar contro il Comune, quando chiedeva un bunker blindato per depositare le pistole degli oltre 200 vigili. Con lui si erano rivolti al Tribunale amministrativo anche i colleghi Mario Busonera, Pancrazio Cadoni, Anna Franca Casula, Mario Cocco, Rossano Foddis, Giancarlo Pani e Ruggero Pilloni. Dopo aver rivendicato a lungo, ma senza successo, la costruzione dell'armeria, i vigili avevano deciso di rivolgersi ai giudici attraverso l'avvocato Silvana Congiu. Il Tar ha dato loro ragione su tutta la linea, chiarendo che il Corpo deve avere un «apposito locale nel quale sono custodite le armi in dotazione e il relativo munizionamento».
«Prima di fare il ricorso», spiega Desogus, «avevamo intimato di costruire l'armeria, ma ci avevano detto che il costo era enorme: si parlava di 10 miliardi di vecchie lire. Noi non volevamo fare polemica e non vogliamo farla nemmeno ora, ma i disagi nel detenere la pistola anche fuori servizio sono evidenti. Ad un collega, ad esempio, era stata rubata: ebbene oltre a pagarsi l'avvocato era stato anche condannato. Non volevamo soldi, ma solo eliminare il disagio».
Dopo la sentenza di martedì, il Comune (condannato a pagare le spese processuali) si trova a dover affrontare un doppio problema: costruire l'armeria e aver erogato, per quasi dieci anni, un'indennità “non dovuta” ai vigili per sopperire all'assenza del bunker blindato. Inizialmente 20 euro a testa (concordato coi sindacati), diventati poi 30 euro a partire dal maggio 2009. Se gli agenti fossero chiamati a restituirli subirebbero un doppio danno.
Francesco Pinna