Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Anfiteatro, si accelera

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2015

IL DEGRADO.

Prima dell'estate partiranno le procedure per l'appalto Anfiteatro, si accelera Marras: «La roccia non è tanto compromessa» 


Chissà se Sant'Ignazio può fare il miracolo. Il frate cappuccino che ha vissuto nel convento di fronte all'Anfiteatro romano potrebbe avere una chance in più per risolvere in tempi non biblici la questione dell'arena. Chiusa dal 2011 è una delle spine nel fianco della Giunta guidata da Massimo Zedda. È vero, la vicenda è ingarbugliata da anni e le responsabilità vanno ricercate in chi ha installato le gradinate di legno, ferendo forse in modo irrimediabile la roccia, e in chi niente ha fatto per rimediare al disastro. Ma questo non basta per giustificare il ritardo dell'apertura del monumento più importante della città. Visitabile solo nel fine settimana grazie alla buona volontà di una cooperativa di ragazzi di Serrenti che si prendono cura di accompagnare i turisti.
L'ASSESSORE MARRAS All'assessora comunale ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras non sono andate giù le foto di Max Solinas, pubblicate ieri sul nostro giornale, che raccontano meglio di ogni parola il degrado dell'Anfiteatro. «Una visione parziale», replica secca. «Il monumento ha una zona visitabile, con una parte illuminata e un percorso turistico». Spesso, però, è chiuso. Con grande rammarico degli aspiranti visitatori. «L'Anfiteatro è aperto due volte alla settimana». La visita, comunque, è solo parziale. Molte zone sono inagibili. «Abbiamo già iniziato a smontare la legnaia. Nel dettaglio, il primo anello, i bagni e le passerelle. In ossequioso rispetto delle linee guida del 2013. Senza contare che non è stato facile trovare finanziamenti. Abbiamo impegnato circa 320 mila euro, recuperandoli dal bilancio comunale. Uno sforzo notevole, anche perché nessun altro ente pubblico ci ha dato una mano».
IL RECUPERO Tanto rimane da fare per il ripristino e il recupero del luogo storico. È fondamentale premere sull'acceleratore affinché il più presto possibile diventi lo scenario ideale per spettacoli teatrali e concerti. «Abbiamo stanziato un milione e mezzo di euro per concludere il disinstallamento delle gradinate lignee del secondo e del terzo anello. Procederemo a seconda delle condizioni che ci troviamo di fronte. Prima di iniziare, pensavamo che la situazione fosse disastrosa. Procedendo nello smontaggio del primo anello ci siamo resi conto che la roccia non era così compromessa. Per questo abbiamo deciso di adottare un sistema semplice: prima smontiamo, vediamo cosa c'è e solo dopo procediamo con le opere di restauro». Si possono fissare i tempi? «Gli uffici tecnici stanno completando gli ultimi dettagli. A giorni calendarizzeranno le date della gara d'appalto». Tradotto? «Se non ci saranno grossi problemi, contiamo di concludere le procedure entro tre mesi. Entro l'anno, conclusi gli ulteriori tempi di aggiudicazione - precisa l'assessora Marras - contiamo di far partire i lavori». Sarà la volta buona? L'annuncio del concorso di idee per il recupero del monumento era già stato fatto sulle colonne del giornale alcuni anni fa. «Non dimentichiamo che la riqualificazione e il restauro dell'Anfiteatro romano sono operazioni complicate e che l'arena è inserita in un progetto più ampio che riguarda anche Buoncammino e l'Orto botanico».
UN FUTURO DI NOTE L'assessora ai lavori pubblici ha bene in mente il futuro del monumento. Sarà quello che è sempre stato: un luogo di spettacoli teatrali e musicali adatti al contesto e nel rispetto del monumento.
Andrea Artizzu