Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Se non si firma il contratto la gara potrà essere annullata»

Fonte: L'Unione Sarda
29 gennaio 2015


EX OSPEDALE MARINO. L'assessore regionale Erriu dà l'ultimatum alla Prosperius

 


«O la Prosperius firma il contratto o la gara per l'ex ospedale Marino verrà annullata». L'assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu fissa l'ultimatum alla società vincitrice dell'appalto per la trasformazione dell'edificio del Poetto in un centro di recupero sanitario. Un rudere simbolo della peggiore burocrazia. Che sa di beffa perché amplificata dal fatto che il lungomare cagliaritano sarà la spiaggia ufficiale di Expo 2015. Non è tutto, prima dell'estate - come annunciato dal sindaco Massimo Zedda - i lavori del lungomare saranno completati. Cagliaritani e turisti però dovranno ancora fare i conti con l'edificio grigio che deturpa lo scenario incantevole tra il mare e il parco di Molentargius.
BANDO SCRITTO MALE L'assessore Erriu è esplicito. «Il bando per la concessione dell'ex ospedale Marino è stato scritto male. Ha finalità turistiche e sanitarie ma non può essere un albergo o una clinica». Insomma la destinazione voluta dall'ex governatore Renato Soru ha dato adito a diverse interpretazioni controverse, tanto che più volte sono dovuti intervenire il Tar e il Consiglio di Stato. La trafila burocratica è ancora in alto mare e quella che un tempo era una colonia fascista per bambini cade a pezzi. «Il Comune con la Giunta Zedda ha fatto il possibile per modificare il Puc e accelerare i tempi. Ma non è bastato. La Prosperius ha presentato il progetto definitivo per la realizzazione di centro di recupero senza mai aver coinvolto l'assessorato regionale alla Sanità per gli accreditamenti dei posti letto». Un progetto che si è arenato nelle sabbie mobili e che l'assessore Erriu, il sindaco Zedda e il consigliere regionale Francesco Agus giudicano ormai superato. In particolare - tenuto conto che l'edificio è vincolato e non è più possibile raderlo al suolo - il primo cittadino del capoluogo propone tre soluzioni, tutte rivolte ai privati: la vendita, la concessione o la trasformazione in albergo. Quest'ultima ipotesi è gradita anche da Erriu. «L'ex ospedale Marino si trova in una posizione eccezionale, sulla spiaggia e all'ingresso del parco di Molentargius. Non c'è dubbio che un hotel sul mare farebbe molto bene alla città. Qualsiasi sia la decisione - precisa l'assessore regionale - deve essere sempre condivisa con il Comune, con il quale stabiliremo un accordo operativo per procedere al più presto alla soluzione del problema».
TEMPI MORTI Già, i tempi. Sono passati otto anni dall'aggiudicazione, senza nulla di fatto. Anzi, la salsedine e il vento stanno peggiorando la situazione e il rudere rischia di crollare. «Bisogna fare in fretta. A giorni il mio assessorato convocherà uno conferenza di servizi per capire le intenzioni della Prosperius e procedere di conseguenza». Cosa intendete fare per cancellare l'obbrobrio sulla spiaggia? «Non ci sono alternative - conclude l'assessore Erriu - o la Prosperius firma il contratto che la sottopongono a vincoli su tempi e modi per il recupero dello stabile o procederemo, tenendo conto delle difficoltà giuridiche e operative, all'annullamento della gara d'appalto».
L'importante è fare in fretta, cagliaritani e turisti non meritano questo sfregio.
Andrea Artizzu

 


La società vincitrice chiede garanzie sull'accreditamento

«Siamo pronti a iniziare i lavori»


«Sono pronto a iniziare». Mario Bigazzi patron della Prosperius, la società toscana che si è aggiudicata (dopo una sentenza del Consiglio di Stato) la concessione dell'ex ospedale Marino per trasformarlo in un centro di recupero, chiede chiarezza. Le autorizzazioni sono in regola, perché quell'edificio è ancora un sfregio sulla spiaggia del Poetto? «Prima di firmare il contratto e iniziare i lavori vogliamo avere garanzie sull'accreditamento della struttura sanitaria. Recupereremo un bene pubblico che resta pubblico. Vorrei lo stesso trattamento adottato per il San Raffaele di Olbia». All'assessorato alla Sanità non risulta nessuna domanda in tal senso. Bigazzi non vuole avere sorprese. «Faremo l'istruttoria quando la struttura sarà completata».
L'assessore regionale agli Enti locali Cristiano Erriu fissa l'ultimatum: firma del contratto in tempi brevi o annullamento della gara. «Se ci sono spazi mi opporrò. Ci saranno ragioni che non conosco. Abbiamo fatto una gara e siamo stati giudicati idonei». Che pasticcio. (a. a)