Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Asilo politico, no al 70% delle richieste presentate

Fonte: L'Unione Sarda
29 gennaio 2015


Allarme profughi

 

Le imponenti ondate di sbarchi dello scorso anno hanno portato in Sardegna 1272 migranti, appena il 2,7% di quelli arrivati in totale sulle coste italiane. Tutti hanno presentato domanda di asilo politico, ma sulle 644 istanze sin qui esaminate ne sono state respinte ben 431, quasi il 70 per cento.
I dati sono stati forniti ieri nella prima riunione del Consiglio territoriale per l'immigrazione convocato dal prefetto Alessio Giuffrida, un organismo che ha come obiettivo proprio quello di gestire l'arrivo degli stranieri - profughi e non - attivando programmi di inclusione e integrazione. A impressionare, scorrendo le tabelle, è proprio l'alto numero di richieste di asilo respinte perché prive del requisito fondamentale, cioè «essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche». A questi si aggiungono i 36 migranti che erano ospitati nel Cpa di Elmas o nelle strutture ricettive coinvolte nell'accoglienza ma che sono poi scomparsi. Quale sarà il loro destino? Non potendo avere il permesso di soggiorno in teoria dovrebbero essere espulsi, ma dato che lo status di richiedente asilo consente loro, in attesa di una risposta, di muoversi liberamente sul territorio nazionale, è quasi scontato che molti resteranno in Italia da clandestini. «In Sardegna la situazione è comunque sotto controllo - è stato sottolineato ieri nel corso del Consiglio per l'immigrazione -, anzi il basso numero di migranti presenti rispetto ad altre realtà consente di attuare progetti di integrazione più efficaci».