Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Dateci il vostro aiuto»

Fonte: L'Unione Sarda
29 gennaio 2015


Abdou Ndiaye dopo l'aggressione ai carabinieri: «Non lasciateci soli»

 

Botte in piazza, appello del leader dei senegalesi


 

«Possiamo fare tutti gli incontri del mondo, visitare uno a uno i parcheggi per invitare i nostri connazionali a comportarsi bene, a non essere insistenti e rispettare gli altri, come abbiamo fatto già tante volte. Ma la verità è che da soli non ce la facciamo, abbiamo bisogno di aiuto, del vostro aiuto».
L'APPELLO DEL LEADER Queste le parole di Abdou Ndiaye, rappresentante della comunità senegalese in città, una laurea in Scienze politiche presa a Cagliari dove vive dal 1991, il giorno dopo l'arresto di tre parcheggiatori abusivi suoi connazionali accusati di aver aggredito i carabinieri in piazzale De Gasperi. Un appello lanciato ieri mattina in occasione dell'insediamento in Prefettura del nuovo Consiglio territoriale per l'immigrazione - di cui fanno parte i rappresentanti di Regione, Province, Comune di Cagliari, Questura, Camera di commercio, Tribunale dei minori, Ufficio scolastico regionale, Direzione del lavoro, Istituti previdenziali, Aziende sanitarie, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, enti di assistenza, nonché rappresentanti delle diverse comunità di stranieri - in cui si è parlato proprio di integrazione e prevenzione, concetti che stanno molto cari anche al leader dei senegalesi. «Noi abbiamo un grosso problema rappresentato dai ragazzi di seconda generazione che non sono nati qui, ma ci sono cresciuti - spiega il leader dei senegalesi -. Seguono un percorso scolastico? Hanno una famiglia alle spalle che li protegge e indirizza? Possono sperare in un progetto di vita che li porti verso un futuro migliore? Sono queste le domande a cui dobbiamo rispondere, perché per risolvere queste tensioni sempre più evidenti serve un progetto coordinato, in cui sono coinvolte tutte le istituzioni».
CLIMA DI TENSIONE Abdou Ndiaye non cerca scuse, sa che tra gli oltre mille connazionali presenti in città c'è una minoranza, specie tra i più giovani, che assume atteggiamenti violenti e aggressivi rischiando di incrinare il rapporto pacifico e sereno che la città ha sempre avuto con la comunità senegalese. «Il clima, soprattutto nell'ultimo periodo, è decisamente teso. E questo porta a scatenare reazioni sproporzionate. Ciò che è successo in piazzale De Gasperi ne è un esempio, una sciocchezza è degenerata in un fatto grave. Se ci fosse stata più serenità da parte di tutti, anche della nostra comunità, non sarebbe successo nulla. Inoltre c'è da dire che il problema dei parcheggiatori abusivi non riguarda solo i senegalesi, ci sono tanti ragazzi che arrivano dall'Africa sub shariana che sono qui come richiedenti asilo e per guadagnarsi da vivere chiedono l'elemosina».
IL PREFETTO Poco distante il prefetto Alessio Giuffrida sta per prendere la parola e dare il via ai lavori del Consiglio. Prima però scambia due battute coi giornalisti. «Questa non è la sede in cui discutere del problema sicurezza legato ai parcheggiatori abusivi - dice -, una questione che sarà invece approfondita in un apposito Comitato per l'ordine pubblico il 5 febbraio (e in quella occasione il sindaco Massimo Zedda ha annunciato che chiederà un maggior controllo da parte delle forze dell'ordine nelle zone a rischio ndr ). Posso però dire che l'integrazione è il primo fattore di prevenzione e sicurezza, per questo è importante che questo Consiglio territoriale sia stato ricostituito. Si tratta di uno strumento che consentirà di approfondire tutte le possibili misure per favorire un corretto inserimento delle comunità straniere presenti sul territorio in ambito sociale, economico e produttivo, condizione indispensabile proprio alla luce dei recenti episodi di tensione».
Massimo Ledda