Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Foscolo, i suoi occhi sulla città

Fonte: L'Unione Sarda
26 gennaio 2015


SCUOLA. Il nuovo look dell'istituto con il murale disegnato da un noto artista di strada

 

La preside: i cagliaritani incroceranno lo sguardo del poeta

 



Da quella scuola a cui ha dato il nome, la Ugo Foscolo, il poeta osserva la città. Gli automobilisti che passeranno in viale Marconi, d'ora in poi, ne incroceranno lo sguardo e chi ha studiato i suoi versi, dai Sepolcri fino “A Zacinto”, non farà fatica a rimettere in moto la memoria per fotografare quel volto custodito in tutti i libri di letteratura. I grandi occhi del Foscolo, su quel viso incorniciato dai boccoli, da ieri spiccano sulla facciata principale della scuola media sulla quale ha preso vita il murale disegnato da uno dei più noti Street writers dell'Isola, Manu Invisible, nome d'arte di un giovane artista di San Sperate, celebre anche oltre il Tirreno.
L'INAUGURAZIONE Era affollato, ieri mattina, il cortile della scuola che si affaccia su viale Marconi e quando il telo che copriva il dipinto è venuto giù, scoprendo l'opera al pubblico, applausi e palloncini hanno preso il volo, quasi a invocare la benedizione del cielo. Docenti e studenti padroni di casa, ospiti sindaco (Massimo Zedda) e assessore alla Cultura (Enrica Puggioni), e vecchi alunni cinquantenni. I colori, giallo e rosa utilizzati dall'artista di strada, danno un nuovo look a questo prefabbricato anni '60, reso più decoroso e ospitale. «Il merito è di Manu Invisible - sottolinea la preside Gisella Caddeo - è stato lui a scegliere il soggetto da riprodurre affermando così l'identità della scuola e il suo ruolo di presidio istituzionale e culturale». Sotto gli occhi di tutti è la riproduzione del ritratto più famoso di Ugo Foscolo, realizzata nel 1831 dal pittore Francois-Xavier Fabre. La stessa che Manu Invisible ha “trasferito” sulla facciata delle medie in soli 3 giorni, servendosi di un ponteggio mobile, spray, pennello e nient'altro. Miracolo della Street Art che, con le sue espressioni, vivacizza sempre di più gli angoli della città, abbellendola e trasmettendo il senso del rispetto per il bello e il decoro alle giovani generazioni.
IL PROGETTO Finanziato con i fondi che la scuola acquisisce da Stato e Comune, il progetto rientra in un programma di recupero e di riqualificazione degli spazi esterni della scuola, dalla facciata principale della sede di viale Marconi (la principale dell'istituto, suddiviso attualmente in 4 plessi) al giardino. «Il nostro obiettivo - spiega la preside - è rendere la scuola più accogliente e più partecipata dai ragazzi, che devono viverla come uno spazio dove si fanno cose belle: il ritratto del Foscolo è, in alternativa ai mega manifesti pubblicitari che troneggiano sui muri della città, un invito a incrociare il suo sguardo, lo sguardo di un poeta».
MANI MAGICHE Gli applausi vanno all'artista così come i tanti «Bravo Manu» gridati ieri dal cortile. «Mi ha aiutato il cielo», dice lui con quella tuta imbrattata dalle tinte. «Pioggia e sole al momento giusto». Ha iniziato a lavorarci martedì e tre giorni dopo la sua opera aveva già preso forma. «Per me è una grande gratificazione ed è stato un onore aver potuto ritrarre un letterato come Foscolo che continua a vivere nei libri di scuola. Chi arriva da viale Marconi comincia a vederne l'immagine». Ma chi è Manu? Lui, come dice il suo nome, è invisibile, occhi e volto nascosti dietro una mascherina nera. Non la sua Street Art, in mostra anche all'estero: Manu Invisible, sarà a Berlino per una mostra collettiva e poi di nuovo a Milano, dove ormai vive, per altri graffiti con il collega Frode. «L'avvocato che mi ha difeso davanti ai giudici di Milano», quelli che poi l'hanno assolto dalle accuse di vandalismo, riconoscendo un'opera d'arte in quel graffito disegnato sul muro di una strada periferica. Una vittoria per il writer sardo, applaudito ieri da tanti ragazzi, tutti pronti a giurare di voler diventare da grandi «street artist», come Manu. Per ora si allenano ad autoritrarsi. Fine cerimonia: via ai selfie, decine di selfie, con il sindaco Zedda.
Carla Raggio