Il sindaco Zedda

«Sull'ex ospedale Marino abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo, nel nostro primo anno di governo. Che il deputato Vargiu si interessi delle sorti della struttura è giusto. Che chiami in causa questa Giunta è grossolano». Il sindaco Massimo Zedda usa le maniere forti per replicare a Pierpaolo Vargiu: «L'edificio non è di competenza del Comune ma della Regione: nei cinque anni di governo regionale nel quale Vargiu si riconosceva e durante i quali il suo partito governava non si è avviato alcun lavoro. Tutto quello che il Comune poteva fare dal punto di vista amministrativo è stato fatto all'inizio di questa consiliatura: approvare cioè la variante urbanistica che per anni ha bloccato l'avvio dei lavori di riqualificazione di una struttura che, in quanto vincolata, non può essere abbattuta. Lo abbiamo fatto sbloccando una situazione davvero irreale, con la precedente amministrazione comunale di centrodestra - e anche qui i Riformatori erano al governo della città - unica tra 18 enti coinvolti a non dare il via libera».
Per il primo cittadino «serve agire in fretta». E aggiunge: «La notizia dello stop all'avvio della riqualificazione preoccupa, ma faremo la nostra parte. Col presidente Pigliaru abbiamo da subito affrontato questo argomento insieme ad altri ereditati e fermi: con i lavori del nuovo lungomare a buon punto, il Marino non può restare in quelle condizioni. Chiediamo da subito alla Regione - conclude - di abbattere il vecchio pronto soccorso, che non è vincolato. E poi siamo pronti a sederci nuovamente al tavolo: un albergo potrebbe essere la soluzione ideale».  (lo. pi.)