Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Case popolari, conguagli d'oro

Fonte: L'Unione Sarda
21 gennaio 2015

AREA. Momenti di tensione ieri negli uffici di via Battisti: «Chi ce li ha tutti quei soldi?»

Richieste fino a 10mila euro: l'assalto degli inquilini disperati


Sono pensionati, disoccupati, dipendenti dagli stipendi non certo principeschi; uomini e donne che vivono in case popolari e in mano hanno lettere che chiedono loro soldi; tanti soldi: sette, ottomila, diecimila euro. Somme che Area, l'agenzia regionale per l'edilizia abitativa, pretende a titolo di conguaglio sui canoni degli anni scorsi. In compenso, fa sapere il direttore amministrativo del distretto provinciale di Cagliari dell'ente, Massimo Cambule, si può rateizzare fino a cinque anni.
L'ASSALTO Il dramma (o meglio i drammi: tremila i casi) si consuma negli uffici di via Cesare Battisti. Gli assegnatari delle case popolari arrivano già dalle cinque del mattino: vengono da Mulinu Becciu e Sant'Elia, ma anche da Sestu, Quartucciu, Capoterra, Dolianova, Sardara. Sulle lettere che hanno ricevuto non sono segnati un giorno e un'ora a cui presentarsi, e il risultato è un assalto agli sportelli; solo i primi cinquanta hanno la certezza di essere serviti di mattina, altri trenta nel pomeriggio e i successivi dovranno tornare. A metà mattina, ieri, si è sfiorata la rissa perché qualcuno ha tentato di saltare la fila, regolata da una lista autogestita compilata dai più mattinieri. Ma a far salire i nervi a fior di pelle sono quelle lettere: c'è chi contesta i redditi documentati dall'Agenzia delle entrate, chi lamenta le pessime condizioni delle case, chi non sa come farà a far fronte ai nuovi canoni.
DATI BLOCCATI Di questo impiccio la gente accalcata non ha colpa: fino al 2009 i canoni venivano calcolati in base alle auto-dichiarazioni (gli inquilini dovevano presentare un documento in cui denunciavano di percepire un determinato reddito), dopo è entrata in vigore una legge che prevedeva la trasmissione dei dati fiscali dall'Agenzia delle entrate e, da parte di Area, l'aggiornamento annuale dei canoni. Per cinque anni i dati non sono arrivati e i canoni sono rimasti quelli calcolati in base ai redditi del 2007: nell'agosto scorso, finalmente, i due enti sono riusciti a dialogare ed ecco spiegati i conguagli stellari chiesti a tremila persone che, per la maggior parte, fanno già i salti mortali per arrivare a fine mese, spesso rinunciando a rinnovare il guardaroba o a curare i denti, e ora sono nel panico. «Chi ce li ha, tutti quei soldi?», si indigna una donna che dichiara di essere vedova, avere un figlio disoccupato a carico e prendere 450 euro di pensione al mese ma dopo qualche minuto si avvicina e confessa: «Ho esagerato, ne prendo 400». Per Area, il conguaglio a suo carico è di 8.500 euro.
Marco Noce