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Cagliari, contro lo spreco alimentare il cibo si 'regala' su facebook

Fonte: web SardegnaOggi.it
16 gennaio 2015

 

Cagliari, contro lo spreco alimentare il cibo si 'regala' su facebook
Aiutare il prossimo regalandogli il cibo che non ci piace, in eccesso o in scadenza che altrimenti finirebbe nella spazzatura. Si chiama ‘Food sharing’, la nuova frontiera contro lo spreco alimentare si sposta online: da ottobre esiste anche a Cagliari, su facebook, e sembra riscuotere successo.



CAGLIARI - Cibo in scadenza destinato alla spazzatura, frutta e verdura in eccedenza che probabilmente marciranno oppure medicine che non ci servono più. In un termine sprechi, questo il destino di tantissimi alimenti che ogni giorno nelle case di migliaia di famiglie in tutto il mondo finiscono buttati.

Una piaga che la Fao (l’organizzazione della Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) nel rapporto Food Wastage Footprint del 2014 ha quantificato con numeri drammatici. A luglio sono stati rielaborati in un osservatorio sugli sprechi alimentari delle famiglie italiane, Waste Watcher, stilato da Last Minute Market, società spin-off dell'Università di Bologna che si occupa del recupero di beni invenduti, e Swg specializzata in ricerche di mercato e studi di settore. Dai dati emerge che un terzo della produzione mondiale di cibo non raggiunge i nostri stomaci, più concretamente 1 miliardo e 600 milioni di tonnellate di alimenti viene gettato via (pari a 750 miliardi di dollari) quando l’80% di queste sarebbe ancora consumabile. Puntando la lente di ingrandimento sull’Italia il valore dello spreco alimentare domestico è di 8,1 miliardi, è come se in media in una settimana ogni famiglia buttasse sei euro e cinquanta centesimi (mese fanno quasi trenta euro).

Per contrastare il fenomeno il Ministero dell’Ambiente ha annunciato l’avvio di un 'Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare' mentre a livello regionale alcuni anni fa era stato programmato il progetto Alimentis basato sulla donazione diretta da parte delle catene di distribuzione e di altri donatori alle associazioni di assistenza ai più bisognosi. Ma a mobilitarsi ora sono soprattutto associazioni e singoli cittadini. A Torino è stata sviluppato il social market ‘Last minute sotto casa’, mentre da Trento arriva la app per smartphone ‘Bring the food’, e c’è anche ‘Breading’ descritta come una “una piattaforma digitale no profit che ha lo scopo di trasferire risorse alimentari dagli esercenti alle associazioni del terzo settore”.

Anche a Cagliari sta succedendo qualcosa di nuovo: a portare innovazione è stata una ragazza di 23 anni, Julia Arena [qui l'intervista], nella vita fa la traduttrice ma ha deciso di fare qualcosa di più: su facebook ha aperto il gruppo ‘Foodsharing Cagliari’. Lo scopo non è il lucro, in tempi di feroce crisi economica l’iniziativa vuole combattere lo spreco nel piccolo della realtà locale e così “aiutare il prossimo”. Come? É facile. Se abbiamo cibi o bevande che non abbiamo intenzione di consumare, che stanno per scadere o non ci piacciono non ci resta che pubblicare sul gruppo la foto del prodotto che vogliamo regalare specificando la data di scadenza e inserendo la zona in cui abitiamo. L'interessato potrà prenotarsi con un commento o un messaggio per concordare ora e luogo dello scambio, infine basterà un nuovo commento per dichiarare l’affare fatto. Il sistema funziona anche al contrario, chiunque può postare una richiesta per un prodotto particolare, ed è previsto anche lo scambio di beni.