Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

A 35 ANNI È STATO IL PIÙ GIOVANE SINDACO D’ITALIA

Fonte: L'Unione Sarda
22 dicembre 2014

 

Una carriera cominciata sui banchi di scuola poi l’elezione al Consiglio regionale e la sorprendente vittoria alle primarie

Si è iscritto in Giurisprudenza ma ha mollato quando gli mancavano pochi esami: troppo impegnato con la politica (a vent’anni era segretario della sezione giovanile Ds di Cagliari) e col teatro che lo ha portato su palcoscenici del Continente, in veste di attore. Massimo Zedda aveva 35 anni quando, il primo giugno 2011, è stato eletto sindaco, all’epoca il più giovane delle grandi città. Del resto ha respirato politica da sempre: il padre è stato un dirigente del PCI. Studi classici, ginnasio al Dettori e liceo al Siotto, Zedda nel 2006 è stato eletto consigliere comunale. Tre anni dopo, con la lista La sinistra e meno di mille voti, ha conquistato un seggio in Consiglio regionale. Ha lasciato l’Assemblea sarda per candidarsi alla carica di primo cittadino del capoluogo: ha partecipato alle primarie con Sel e le ha vinte battendo un concorrente del calibro di Antonello Cabras. Alle Comunali ha superato al ballottaggio Massimo Fantola, dei Riformatori, col 59,43 per cento delle preferenze. L’avvio della giunta Zedda è stato caratterizzato da polemiche anche feroci sul fronte Poetto (dove ha mantenuto la linea della legalità nella questione-baretti), sull’Anfiteatro romano (chiuso dal ministero dei Beni culturali per via delle tribune in legno) e sullo stadio Sant’Elia (a causa di un braccio di ferro con l’ex presidente del Cagliari calcio Massimo Cellino). Poi, la nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del Teatro lirico, nel 2011, gli è costata il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio. Ma ha candidato la città a Capitale europea della cultura 2019 conquistando, a sorpresa, la finale, e ha varato un piano triennale di cantieri pubblici per 461 milioni di euro: un record. (mfch)