Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Animali, multe salate a chi li maltratta

Fonte: L'Unione Sarda
10 febbraio 2009

Approvato in commissione assistenza zooiatrica il nuovo regolamento comunale

Oltre 500 euro a chi tiene i cani in veranda per più di 8 ore

Sanzioni dai 40 ai 75 euro anche per chi non raccoglie gli escrementi dei propri animali.
Magari definirla “capitale degli animali” sarebbe eccessivo. Ma, di certo, i compagni dell'uomo hanno trovato una città nella quale si può vivere bene. Nei giorni scorsi, la commissione Decentramento e assistenza zooiatrica ha approvato il “regolamento comunale sulla tutela degli animali”. Prima dell'entrata in vigore si dovrà attendere l'approvazione da parte del Consiglio comunale. Ma non dovrebbero esserci dubbi: questo è uno di quei complessi di norme che, normalmente, passano con il voto bipartisan.
LA FILOSOFIA È venuto fuori un regolamento articolato. Che, in primo luogo, affida la tutela delle specie animali al Sindaco. “... Il Sindaco”, si legge all'articolo 3, “esercita la cura e la tutela delle specie di mammiferi e uccelli che vivono stabilmente o temporaneamente allo stato libero nel territorio comunale”. Quasi il diritto a una cittadinanza che finisce con il tutelare gli animali che hanno scelto Cagliari come proprio domicilio.
I DIVIETI Ma, al di là delle affermazioni di principio, ci sono alcune norme che finiranno con l'influenzare direttamente la vita degli animali. L'articolo 9, significativamente intitolato “maltrattamento di animali”, stabilisce una serie di divieti. I proprietari di animali, per esempio, non potranno tenerli in terrazze o balconi per più di otto ore nell'arco di una giornata (e, in base all'articolo 19, i cani dovranno poter effettuare regolari uscite giornaliere); e non sarà neanche permesso tenere animali in gabbia (a eccezione di piccoli uccelli o roditori). Gli animali - questo il principio che sembra ispirare tutto l'articolo - sono compagni dell'uomo non meri oggetti di divertimento: dunque, vietatissimo l'addestramento con violenze, percosse o costrizioni fisiche; l'addestramento di specie selvatiche; l'utilizzo degli animali per pubblico divertimento (in particolare, vietatissimo il combattimento tra animali). E ancora non è consentito il trasporto nei cofani delle auto, la vendita di animali artificialmente colorati, l'uso di catene, l'esposizione nei negozi per più di ore al giorno di animali in gabbia. Ed è severamente punito anche chi sparge veleni per animali (escludendo, ovviamente, gli operatori che praticano la derattizzazione o la disinfestazione).
GLI INTERVENTI DIRETTI Ma anche la comunità prende una serie di impegni diretti: se in un tratto di strada viene rilevato un frequente attraversamento di animali, verranno installati rallentatori del traffico. E gli animali potranno anche entrare nei mezzi pubblici e negli esercizi commerciali (a parte quelli esclusi dalla legge) a patto che siano puliti e non creino disturbo o danno (e i cani devono essere dotati di guinzaglio e museruola). Nei parchi dovranno, inoltre, essere individuate zone per gli animali. Vietato, invece, l'accattonaggio con animali. E le attività che offriranno come premio o vincita di giochi qualche animale andranno incontro alla chiusura per una giornata.
LE SANZIONI Ma ancora più pesanti sono le sanzioni per chi viola i diritti degli animali: chi tiene il cagnolino nel balcone per più di otto ore al giorno (al pari di tutte le persone che violano l'articolo 8) rischia una multa da 171 a 516 euro. Sanzione da 129 a 387 euro per gli avvelenatori. Chi viola l'articolo 14, 15, 16 e 24 (accesso nei mezzi pubblici e nei locali, accattonaggio e cessione come premio) rischia di dover sborsare tra i 77 e 232 euro. Il mancato uso di museruola e guinzaglio comporta, invece, una sanzione tra i 12 e i 38 euro. Sanzioni anche per chi non raccoglie gli escrementi dei propri animali: la multa va dai 40 ai 75 euro.
MARCELLO COCCO

10/02/2009