Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Farmacia Podda, un secolo al servizio dei cagliaritani

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2014


VIA GARIBALDI. I 100 anni dell'impresa, da nonno Gaetano ad Anna e Maria Vittoria

 


Di traguardi in vita loro ne hanno tagliato parecchi. Ma quello di oggi, i 100 anni della loro farmacia, Anna e Maria Vittoria Podda, ex pluriprimatiste sarde (l'una nei 100 e 400 ostacoli, l'altra nel salto in lungo), lo condivideranno con i quattro figli, Marco, Davide, Luca e Paolo, quarta generazione dietro il bancone della farmacia di via Garibaldi.
«Siamo orgogliose, festeggeremo il secolo con amici e clienti», che sono tanti, almeno due, tra l'altro, ultracentenari. «C'è gente che frequenta la nostra farmacia da 60 anni», abitanti di Villanova (che un tempo la trovavano aperta giorno e notte) e clienti di passaggio nella via storica dello shopping.
Al numero civico 111, “ospitata” nel Palazzo Nurchi, uno dei più antichi palazzi di Cagliari, la farmacia Podda fa bella mostra di sé dal 1934, quando il nonno delle attuali titolari, Gaetano Podda, arrivato da Ulassai in città dove si laurea nel 1906, la trasferisce da via Eleonora D'Arborea. È qui che è nata il 18 dicembre (quindi oggi) di cento anni fa, nel 1914. Sopravvissuta alle due guerre, la farmacia chiuse i battenti a febbraio del '43, quando i bombardamenti distrussero tutto ciò che c'era attorno (ma non la farmacia) costringendo Gaetano Podda a sfollare per qualche mese nel suo paese con la famiglia. Con il suo ritorno a Cagliari, la farmacia riprese a pieno ritmo la sua attività continuando a essere un rinomato laboratorio di preparazione dei farmaci.
Dei quattro figli di Gaetano, è il primogenito Antonio, papà di Anna e Maria Vittoria, a seguire le orme del padre portando avanti l'impresa familiare, ereditata nel '51, da «eccellente imprenditore», insieme alla moglie farmacista Claudia Ferraris.
Ed eccoci ai giorni nostri: negli anni '70 anche Anna e Maria Vittoria sono dietro il bancone, prima con i genitori, ora (a 63 anni l'una e 60 l'altra) con i figli. Quarant'anni di lavoro. Ognuno ha fatto la sua parte, tutti insieme cent'anni. L'altro secolo, toccherà a figli, nipoti e pronipoti.
Carla Raggio