Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Più soldi per sicurezza e ambiente

Fonte: L'Unione Sarda
16 dicembre 2014


CAGLIARI. Oggi la scadenza, definita la ripartizione dei 19 milioni di euro di imposte

 

Zedda: «Ci siamo tenuti al di sotto dell'Imu pagata nel 2012»


Diciannove milioni e settantamila euro: è il tesoretto previsto dal Comune di Cagliari dal pagamento della tassa sui servizi indivisibili (Tasi) per l'anno in corso. Già definita la ripartizione delle risorse: la maggior parte (36 per cento) andrà alla Polizia municipale, le altre quote agli impianti e alla rete di illuminazione (19 per cento), all'Ambiente, alla gestione dei parchi e del verde (19), agli uffici giudiziari e al giudice di pace (9,2), alla viabilità e mobilità (6,8), alla protezione civile (5), ai servizi demografici (2,7), all'ambiente (1,6) e ai servizi statistici (0,7 per cento).
IL SINDACO «La Tasi dobbiamo metterla in correlazione con l'Imu 2012», spiega il sindaco Massimo Zedda, titolare dell'assessorato al Bilancio, «quindi ci siamo tenuti nel 2014 ben al di sotto dell'Imu 2012. In alcuni casi l'Imu nel 2013 era ancora più bassa. Nel 2012 l'Imu era al 4,5, mentre per quanto riguarda il 2013 era al 4, quindi eravamo tra i più bassi d'Italia in riferimento ai capoluoghi di regione che erogano servizi simili. Nel 2014 la nostra Tasi è inferiore all'Imu 2012 e in molti casi anche all'Imu 2013, che era già tra i più bassi in campo nazionale». Favore che i contribuenti cagliaritani certamente considerano, senza tuttavia mostrare di apprezzarne l'intenzione, considerata la pressione insopportabile di imposte da pagare. Il Servizio tributi del Comune conferma intanto la scadenza per oggi.
L'AULA Le aliquote sono state approvate con la deliberazione del Consiglio del 22 aprile 2014 e modificate solo per alcune fattispecie con la delibera del 9 settembre 2014. Il sindaco Zedda: «I nostri conti sono migliorati quando abbiamo stabilito riduzioni per certe fasce di reddito, in relazione al valore degli immobili dove il livello rischiava di determinare un aumento della Tasi persino rispetto a quello degli immobili di valore più elevato».
ECCEZIONI La Tasi è dovuta da chiunque possegga o detenga, a qualsiasi titolo, fabbricati, compresi l'abitazione principale e le aree edificabili, come già definite per il pagamento dell'Imu a qualsiasi uso adibiti, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni agricoli. Nei casi in cui il titolare del diritto sull' immobiliare non coincida con l'occupante? Quest'ultimo - spiegano in Municipio - «versa l'imposta nella misura del 15 per cento dell'ammontare complessivo, mentre la restante parte è corrisposta dal primo».
Zedda sfata il mito di Cagliari città cara sul fronte del pagamento della Tasi: «Le tasse non fa piacere a nessuno pagarle. In questo caso le nostre Imu e Tasi 2014 sono inferiori rispetto all'Imu 2012 e, in molti casi, all'Imu 2013 che era già tra le aliquote più basse per i capoluoghi di regione».
I SERVIZI La cifre di 19 milioni è quanto il Comune aspettava. Il sindaco: «Darà ristoro ai molti servizi. Noi con la Tasi non paghiamo il totale delle prestazioni indivisibili, altrimenti avremmo un'imposta molto più alta. Il problema è per i Comuni che erogano servizi e non hanno risorse proprie per pagarli. Allora sono costretti ad aumentare la Tasi per poter far fronte al totale delle prestazioni erogate». Comuni riscossori per conto dello Stato. Zedda: «Quanto il cittadino paga è frutto di una serie di modifiche quotidiane al sistema della tassazione locale, tenendo conto che poi una buona parte di queste tasse va allo Stato. Il governo Renzi sembrava aver dichiarato la volontà di determinare un'autonomia finanziaria da parte dei Comuni e l'introduzione di una nuova tassa, che avrebbe dovuto sostituire quelle esistenti, la Local tax». Un'altra illusione per i cittadini? «La speranza era e resta per il futuro che i contribuenti, a fronte del cambio continuo dei nomi delle tasse, non paghino sempre di più e noi come Comuni non si debba trasferire sempre più soldi allo Stato e avere sempre meno risorse. Non vorrei che si tratti di una partita di giro, utile a coprire con le tasse dei cittadini i maggiori tagli che fa lo Stato».
Pietro Picciau