Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«I beni immateriali sono una nostra priorità»

Fonte: La Nuova Sardegna
15 dicembre 2014

Francesca Barracciu: «La Dichiarazione traccia un orientamento valido per l’intera Unione europea»
 


CAGLIARI «La valorizzazione della diversità culturale, del dialogo interculturale e del patrimonio culturale immateriale sono fattori inscindibili di sviluppo sostenibile a livello nazionale e internazionale». È uno dei punti salienti della Dichiarazione di Cagliari che ieri ha chiuso, nel Palazzo Viceregio, la conferenza internazionale promossa dal Mibactin collaborazione con Regione Sardegna, Provincia e Comune di Cagliari, nell’ambito del semestre di presidenza europea. Titolo, «Patrimonio culturale immateriale come strumento per il dialogo e lo sviluppo». Nella Dichiarazione si sottolinea anche la necessità di «approfondire una riflessione sulle migliori forme di cooperazione in questi ambiti tra l’Unione Europea, i paesi del Mediterraneo e i programmi e gli interventi gestiti da organismi internazionali quali l’Unesco e il Consiglio d’Europa e dalle organizzazioni ad essi collegate». È stato dunque assunto «l’ impegno a promuovere congiuntamente programmi e interventi, anche gestiti da organizzazioni non governative, finalizzati a salvaguardare, proteggere e promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e il patrimonio culturale immateriale». «Abbiamo voluto la conferenza internazionale a Cagliari, perché Cagliari e la Sardegna sono ponte ideale verso le sponde del Mediterraneo, cuore di culture, tradizioni e patrimoni da promuovere su diversi fronti: dalla pace allo sviluppo sociale, economico e culturale», ha spiegato il sottosegretario ai Beni culturali Francesca Barracciu. «La valorizzazione del patrimonio immateriale è una nostra priorità. Il governo, proprio nell’ambito della presidenza del semestre europeo, sta creando sinergie e percorsi per rafforzare le ricchezze delle nostre culture immateriali. Pensiamo che il tutto sia fonte anche di ricchezze economiche, attraverso, ad esempio, il turismo». «La Dichiarazione di Cagliari – ha concluso la Barracciu – è il frutto di questi due giorni di confronto e dibattito con i partner del Maghreb, con l’Unesco e con i rappresentanti dell’Ue. È stata costruita una strategia e sinergie in comune, la Dichiarazione è la base per ulteriori elaborazioni che andrà ad avere un ruolo centrale nell’agenda istituzionale e verrà trasmesso alla Lettonia che assumerà la presidenza del prossimo semestre».