Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, dipendenti in ansia Meli: gli stipendi ci sono

Fonte: L'Unione Sarda
3 dicembre 2014


Tentativo di mediazione del sovrintendente col presidente del cda

 



Il sovrintendente annuncia ai lavoratori del Lirico che i soldi per gli stipendi ci sono, ma c'è chi va a chiedere un prestito per non rimanere intrappolato nello scontro tra Meli e Zedda.
«Sono arrabbiato, ma voglio gettare acqua sul fuoco e vi voglio tranquillizzare: il Teatro ha i soldi per pagare gli stipendi di novembre, quelli di dicembre e anche le tredicesime», ha annunciato ieri il sovrintendente Mauro Meli dopo aver minacciato di rivolgersi alla Procura dopo il duro attacco arrivato dal presidente della Fondazione Massimo Zedda assieme ai consiglieri Mario Marchetti e Susanna Pasticci.
Ieri mattina ha interrotto i lavori in corso al Teatro lirico per tranquillizzare i dipendenti in attesa dei soldi. Meli ha spiegato che gli stipendi sono stati bloccati perché il presidente, «certamente in buona fede», ha sollevato un dubbio al Banco di Sardegna sulla regolarità delle operazioni e questa mossa ha portato al blocco dei pagamenti. Dopo le bordate di lunedì sera, Meli ha tentato ieri una mediazione: «Ho provato a parlare col sindaco, l'ho chiamato e gli ho anche mandato un messaggio ma non mi ha richiamato», ha detto ai lavoratori riuniti in platea. «Per me gli stipendi sono sacri», ha ribadito, spiegando che in trent'anni non era mai capitato che non pagasse: «È la prima volta, me ne vergogno e vi chiedo scusa».
Secondo il sindaco Massimo Zedda i fondi che stavano per essere utilizzati per pagare i dipendenti del Lirico sono vincolati per il saldo dei debiti maturati fino al 2011 mentre Meli difende la regolarità dell'operazione. Ma questa è solo l'ultima di una lunga serie di divergenze tra i due che stanno avendo pesanti ripercussioni sui lavoratori del Lirico. Tensioni che affiorano tra i diversi sindacati presenti nel teatro e tra i lavoratori non iscritti ad alcuna sigla.
Le rassicurazioni arrivate in mattinata non sono bastate: volti scuri e bocche cucite in via Sant'Alenixedda. Lo scontro titanico tra i vertici va in scena sopra le teste dei lavoratori che si ritrovano senza soldi in vista del Natale. «Seguiamo la questione e assistiamo alle loro divergenze perché sappiamo ci riguardano, infatti se arrivano a non pagarci siamo tutti drammaticamente coinvolti», commenta deluso un dipendente mentre lascia il teatro. Poca voglia di parlare tra i lavoratori che sono ripiombati nell'incubo di non ricevere lo stipendio.
Marcello Zasso