Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La città ha un piano?»

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2014

CONSIGLIO. Interrogazione sulla sicurezza in caso di incidente Emergenza nucleare
 


L'appuntamento è per sabato 13 dicembre: con una manifestazione in città continuerà la mobilitazione popolare contro le basi militari. Sul ruolo che potrà avere il Comune hanno posto diversi quesiti i consiglieri Enrico Lobina, Giovanni Dore e Ferdinando Secchi, indirizzati con un'apposita interrogazione (primo firmatario Lobina) al sindaco Massimo Zedda. Tre le domande: la conoscenza o meno, da parte dell'Amministrazione, dell'“esistenza di un piano di sicurezza e salvataggio in caso di incidente nucleare nella città di Cagliari”, sulle “azioni che si intendono compiere nel caso non se ne fosse a conoscenza” e la possibilità di “rendere note le informazioni ricevute dal prefetto davanti al Consiglio e alla cittadinanza cagliaritana”.
Lobina ricorda che al di là delle mobilitazioni popolari «la politica, per ora, non ha ottenuto nulla». Nel febbraio 2000, sottolinea il consigliere di recente confluito nel gruppo Misto, «abbiamo scoperto che in Italia ci sono 11 porti cittadini, tra i quali quello di Cagliari, classificati come “a rischio nucleare” in quanto passibili di ospitare navi e sommergibili a propulsione nucleare in transito. Il sindaco Delogu, informato dal prefetto, confermò la notizia in Consiglio comunale, precisando che gli eventuali sommergibili o navi nucleari in transito avrebbero potuto sostare in rada e non nei moli».
La Marina militare ha per questo predisposto il “Piano di emergenza per le navi militari a propulsione nucleare in sosta” ospitabili negli 11 porti, “delegando le Prefetture nel predisporre quelli per le relative popolazioni interessate e nel renderli pubblici”. Lobina: «La Prefettura non l'ha mai reso pubblico. Perché? E il Comune cosa fa?». Il consigliere aveva già presentato un'interrogazione sull'argomento senza avere «una risposta esauriente».
Lo sbarco dei carri armati nel porto avvenuto alcuni giorni fa ha dimostrato che il “tema delle servitù militari è sentito dalla popolazione”. Nel 2006 la mozione “presentata in Consiglio e firmata anche dall'allora consigliere e attuale sindaco Massimo Zedda” chiedeva al primo cittadino di allora di “contattare il prefetto e il ministero della Difesa e di pretendere che il porto di Cagliari e la sua rada venissero esclusi dall'elenco di porti autorizzati al transito di natanti a propulsione nucleare”. Lobina: «Bisogna dare seguito a quella mozione. Altrimenti la coerenza viene meno».