Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il precedente Il crollo sopra piazza Yenne

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2014

 È trascorso poco più di un mese da quando il terreno è sprofondato in via Santa Margherita, aprendo una gigantesca voragine sull'asfalto.
Qualche giorno dopo il violento acquazzone di sabato 4 ottobre, la strada che collega piazza Yenne con via Ospedale aveva ceduto in più punti a causa delle infiltrazioni sotterranee. Cedimenti che avevamo preoccupato sia tra gli abitanti della zona che tanti automobilisti: la strada, infatti, è una delle più trafficate perché attraversa Stampace alta, assorbendo anche i flussi di auto diretti a Castello e quelli provenienti dal largo Carlo Felice. Come già accaduto in precedenza anche all'incrocio tra via Scano e via della Pineta, gli operai del Comune avevano dovuto lavorare a lungo per rimettere in sicurezza il terreno e coprire la voragine. Diversi i punti nei quali l'asfalto aveva ceduto, ma la vera e propria voragine, profonda circa un metro, si era aperta sul marciapiede in prossimità del civico 9, a poca distanza da alcuni locali molto frequentati dai giovani. Lo somottamento, secondo alcuni esperti, avrebbe coinciso col tracciato della vecchia condotta sotterranea, nata per assorbire e smaltire proprio le acque piovane.
Una voragine molto simile a quella di via Santa Margherita si era aperta due giorni prima in via Angioi, nei pressi della scuola Satta. Anche in questo caso l'indice era stato puntato sulle piogge abbondanti che avrebbero indebolito il terreno a causa delle infiltrazioni.
Francesco PinnaIl precedente Il crollo
sopra
piazza Yenne È trascorso poco più di un mese da quando il terreno è sprofondato in via Santa Margherita, aprendo una gigantesca voragine sull'asfalto.
Qualche giorno dopo il violento acquazzone di sabato 4 ottobre, la strada che collega piazza Yenne con via Ospedale aveva ceduto in più punti a causa delle infiltrazioni sotterranee. Cedimenti che avevamo preoccupato sia tra gli abitanti della zona che tanti automobilisti: la strada, infatti, è una delle più trafficate perché attraversa Stampace alta, assorbendo anche i flussi di auto diretti a Castello e quelli provenienti dal largo Carlo Felice. Come già accaduto in precedenza anche all'incrocio tra via Scano e via della Pineta, gli operai del Comune avevano dovuto lavorare a lungo per rimettere in sicurezza il terreno e coprire la voragine. Diversi i punti nei quali l'asfalto aveva ceduto, ma la vera e propria voragine, profonda circa un metro, si era aperta sul marciapiede in prossimità del civico 9, a poca distanza da alcuni locali molto frequentati dai giovani. Lo somottamento, secondo alcuni esperti, avrebbe coinciso col tracciato della vecchia condotta sotterranea, nata per assorbire e smaltire proprio le acque piovane.
Una voragine molto simile a quella di via Santa Margherita si era aperta due giorni prima in via Angioi, nei pressi della scuola Satta. Anche in questo caso l'indice era stato puntato sulle piogge abbondanti che avrebbero indebolito il terreno a causa delle infiltrazioni.
Francesco PinnaIl precedente Il crollo
sopra
piazza Yenne È trascorso poco più di un mese da quando il terreno è sprofondato in via Santa Margherita, aprendo una gigantesca voragine sull'asfalto.
Qualche giorno dopo il violento acquazzone di sabato 4 ottobre, la strada che collega piazza Yenne con via Ospedale aveva ceduto in più punti a causa delle infiltrazioni sotterranee. Cedimenti che avevamo preoccupato sia tra gli abitanti della zona che tanti automobilisti: la strada, infatti, è una delle più trafficate perché attraversa Stampace alta, assorbendo anche i flussi di auto diretti a Castello e quelli provenienti dal largo Carlo Felice. Come già accaduto in precedenza anche all'incrocio tra via Scano e via della Pineta, gli operai del Comune avevano dovuto lavorare a lungo per rimettere in sicurezza il terreno e coprire la voragine. Diversi i punti nei quali l'asfalto aveva ceduto, ma la vera e propria voragine, profonda circa un metro, si era aperta sul marciapiede in prossimità del civico 9, a poca distanza da alcuni locali molto frequentati dai giovani. Lo somottamento, secondo alcuni esperti, avrebbe coinciso col tracciato della vecchia condotta sotterranea, nata per assorbire e smaltire proprio le acque piovane.
Una voragine molto simile a quella di via Santa Margherita si era aperta due giorni prima in via Angioi, nei pressi della scuola Satta. Anche in questo caso l'indice era stato puntato sulle piogge abbondanti che avrebbero indebolito il terreno a causa delle infiltrazioni.
Francesco Pinna