Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tornano «Aida» e «Bohème», inaugura una rarità di Prokofiev

Fonte: La Nuova Sardegna
5 febbraio 2009

GIOVEDÌ, 05 FEBBRAIO 2009

Pagina 35 - Cultura e Spettacoli






WALTER PORCEDDA

Non ci sarà la sontuosa edizione di un tanto sospirato «Cavaliere della Rosa», l’opera in musica di Richard Strauss su libretto di Hofmannstahl, come un originale allestimento del «Re Artù» di Chausson, causa i dolorosi tagli ministeriali che hanno colpito con durezza il settore dello spettacolo, ma la Fondazione del Lirico ha cercato in ogni caso, con salti acrobatici, sacrifici e sforbiciate qua e là di onorare le aspettative di un cartellone come sempre equilibrato tra tradizione e novità. Non troppa quest’ultima in verità, ha confessato un po’ sconsolato lo stesso direttore artistico Massimo Biscardi che ha reso noto come nel caso dello sperimentale «Onegin» di Cajkovskij ci sia stata una flessione di spettatori. Visti i tempi probabimente «c’è probabilmente paura del nuovo - ha riflettuto - per cui crediamo sia necessario portare gradatamente il pubblico verso una ulteriore crescita». Insomma equilibrio tra programmi e gusti degli spettatori, tenendo d’occhio ai costi e alla qualità. Senza però rinunciare ad osare. Ecco così, come da tradizione, l’apertura della Stagione con un’opera di rarissimo ascolto o scarsamente rappresentata. Si tratta del «Semen Kotko» di Sergei Prokofiev rappresentata la prima volta a Mosca nel giugno del 1940. Al Comunale, il 22 aprile, andrà in scena in un allestimento coprodotto con il teatro Mariinskij di San Pietroburgo con la regia di Yuri Alexandrov (quello de «Gli Stivaletti») scene di Semyon Pastukh e direzione musicale di Alexander Vedernikov (lo scorso anno ha diretto «La leggenda della città invisibile di Kitez»). Si va avanti fino al 4 maggio in pieno Festival dedicato a Sant’Efisio, dove fuori abbonamento il 3 maggio si potrà seguire l’«Opera nelle parafrasi e nelle trascrizioni pianistiche» di Liszt eseguita dal pianista Francesco Nicolosi. Ancora lirica, il 29 maggio, per il dittico verista «Cavalleria rusticana» di Mascagni e «Pagliacci» di Leoncavallo. Tra gli interpreti Ildiko Komlosi nei panni di Santuzza mentre Stuart Neill sarà Turiddu. L’allestimento del Massimo di Palermo è curato da Lorenzo Mariani, dirige Marko Letonja. Spazio al balletto dal 17 al 24 giugno con «Le Corsaire» di Adam, prima rappresentazione a cura del Balletto dell’Opera di Riga. L’allestimento innovativo di Stephen Medcalf dell’«Aida» di Verdi sarà di scena dal 16 al 26 luglio. Tra gli interpreti Daniela Dessì, Walter Fraccaro, Irina Mishura e Angelo Veccia. Il 1 agosto gran galà dell’etoile Giuseppe Picone. Ancora balletto a settembre, dal 23 al 30 con il corpo di ballo del teatro della Scala in «Sogno di una notte di mezza estate» di Balanchine. Etoiles di eccezione: Roberto Bolle e Polina Semionova e i primi ballerini Marta Romagna, Gilda Gelati e Alessandro Grilli. Dopo undici anni d’assenza torna dal 22 ottobre «L’elisir d’amore» di Donizetti, regia di Michele Mirabella, orchestra diretta da Antonino Fogliani. Nel cast Roberto De Candia, Bruno De Simone e Celso Albelo. A chiudere la Stagione sarà un’opera amatissima dai melomani sardi, «La Bohème» di Puccini - dal 18 al 30 dicembre - in collaborazione con il Badisches Staatstheater di Karlsruhe, regia di Giancarlo Del Monaco, direzione di Philippe Auguin. Nel cast con Massimiliano Pisapia anche il giovano soprano sassarese Francesca Sassu, star in rapida ascesa.
Tutte le opere saranno eseguite dall’Orchestra e dal Coro del Lirico diretto da Fulvio Fogliazza. Nel corso dell’anno il Lirico curerà anche una serie di iniziative varate in tandem con il Conservatorio «Pierluigi da Palestrina» e dedicate alla figura del compositore sardo Ennio Porrino del quale questo anno cade il cinquantesimo della sua scomparsa, mentre l’anno prossimo si celebrerà il centenario della sua nascita.