Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fiera Natale, riesplode la protesta degli hobbisti

Fonte: L'Unione Sarda
11 novembre 2014


Esclusi 2 anni fa chiedono un padiglione per le loro opere

 


Fino a due anni fa con le “opere del loro ingegno”, gli hobbisti arricchivano i padiglioni di Fiera Natale. «Ci hanno cacciato senza una reale motivazione», sbotta Bruno Piras, presidente del comitato Ponte di legno, uno dei tanti portavoce di una categoria che cresce ogni anno di più («un migliaio tra Cagliari e provincia»). La Fiera Natale rappresenta per gli hobbisti l'unica opportunità (10 giorni all'anno) per mettersi in mostra e far conoscere i loro talenti, una passione che per la maggior parte rappresenta anche l'unico modo per raggranellare qualche euro. «Centinaia vivono di questo, artigiani di alto livello a cui viene negata la possibilità di farsi conoscere negando loro la possibilità di esporre alla Fiera».
Alla base della polemica c'è dunque la mancata concessione di un'autorizzazione «perché non siamo titolari di Partita Iva». Un requisito che per 8-10 anni non ha avuto alcuna importanza, finché, prima dalla Provincia e poi dall'Ente Fiera, non è stato tirato fuori per motivare l'allontanamento degli hobbisti. Che, beninteso, pagano come tutti gli altri, gli spazi espositivi di Fiera Natale («circa 600-700 euro per 15-20 metri quadri»). «Ci riferiscono che alla base della decisione ci sarebbe un malumore dei commercianti - spiega Piras, mentre lavora con le sue tegole sarde - ma non mi risulta: dietro questa storia c'è altro e qualcuno sospetta che sia un modo per costringerci a seguire altre esposizioni, sborsando cifre per noi impossibili». Per Giulio Tolu, ispettore di polizia in pensione, conosciuto per le sue zucche con i presepi, è palese «la volontà di osteggiarci: è dal 2006 - spiega Tolu, dalla sua “Sa croccoriga pintara” - che espongo i miei lavori, pagando profumatamente lo spazio concesso. Sino a due anni fa. Ho rifatto domanda quest'anno, e mi hanno risposto che la Denuncia di inizio attività che noi hobbisti dobbiamo chiedere al Comune non serve a nulla». La richiesta finale è corale: «Comune, Fiera e Regione trovino una soluzione: si tratta di soli 10 giorni e sarebbe un peccato se Fiera Natale dovesse rinunciare alle bellezze degli hobbisti. Con noi quei padiglioni si riempirebbero di gente, come accade in tutti i paesi europei dove la nostra arte è tenuta molto più in considerazione». (c. ra.)