Rassegna Stampa

Il Sardegna

Gpl, la stangata è solo per l'Isola a Cagliari i prezzi più alti d'Italia

Fonte: Il Sardegna
4 febbraio 2009

Tariffe. L'Antitrust estende a tutto il Paese l'inchiesta partita in Sardegna. Nel mirino: Butangas, Eni e Liquigas

Bombole piùc are che a Potenza,Reggio Calabria e Palermo. Sospetto cartello sui prezzi

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Un cartello sul prezzo del Gpl sfuso e in bombole in Sardegna? Sarà l'Antitrust a stabilirlo. Sta di fatto che a Cagliari una bombola da 15 chili costa in media 34 euro, sei/sette in più di quanto la fanno pagare oltre Tirreno, in altre città del sud Italia. EPPURE - è notizia non di ieri - l’Antitrust ha deciso di estendere all’intero mercato nazionale del gpl per uso domestico l'istruttoria, avviata il 24 aprile 2008, per verificare l'esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza nel settore del gpl in bombole in Sardegna. Secondo una segnalazione pervenuta all'Autorità, società come Butan Gas, Eni e Liquigas, principali operatori attivi in Italia, avrebbero imposto un cartello in tutto il territorio nazionale. Potrà pure essere così, ma chi ha partecipato all'intesa sui listini dei prezzi al pubblico, deve anche aver stabilito che i consumatori di Napoli, Bari, o Reggio Calabria non meritassero di essere fregati, almeno non quanto i consumatori cagliaritani. Perché, se nel capoluogo sardo i prezzi delle bombole da 15 chili oscillano a seconda dei quartieri, non vanno mai al di sotto dei 32 euro (in zona via Dante), e toccano addirittura i 37 in zona Poetto. Passando per i 35 euro in via Is Mirrionis e i 34 a Sant'Elia. Trasporto compreso, ovvio. Ma il trasporto è garantito anche a Bari, dove la bombola costa 25 euro, o a Napoli (26 euro). E a Trapani (28 euro), Reggio Calabria (26 euro). Poi c'è Palermo, l'isola felice dove si può trovare una bombola consegnata a domicilio a soli 23 euro.
MA INTANTO l'Antitrust ha deciso di indagare sulla determinazione congiunta dei listini dei prezzi al pubblico del Gpl sfuso e in bombole su tutto il territorio nazionale. Dove cioè le bombole si pagano almeno sei euro in meno che a Cagliari. I comportamenti contestati riguardano almeno gli anni dal 1994 al 2005, con conseguenze anche negli anni successivi. Visto l'ampliamento, l’istruttoria dovrà concludersi entro il 31 gennaio 2010. In Sardegna, invece, l'Istruttoria è stata avviata il 24 aprile 2008. Già otto mesi fa. Ma il cartello non dev'essere facile da buttare giù. ¦


Per la rete del gas di città la Giunta ha un mare di debiti
La transazione ¦
¦ Trentasette milioni di euro. È il debito ufficialmente contratto dal Comune di Cagliari per una rete del gas che a detta dello stesso comune non è stata realizzata a regola d'arte. Nel '93 la società Isgas vinse una gara poi annullata dal Tar, ma si vide rinnovare di anno in anno l'incarico inizialmente affidato solo in via provvisoria. Tutto accade in sordina, fino al 2005, quando la Giunta presieduta da Emilio Floris delibera - su indicazione degli uffici competenti - una transizione che chiude quel rapporto in vista dell'indizione di una gara internazionale. Peccato che il successore di Isgas debba pagare una pioggia di milioni (una trentina) per i lavori precedentemente eseguiti. Oneri che però il comune non inserisco nel nuovo (anche questo provvisorio) bando. Allora la Giunta si decide a transare. E si accolla il debito di 37 milioni. Difficile che il ricorso al giudice la salvi.