Cagliari, torna il 'Mese dei diritti umani'. Trenta giorni di eventi 'sociali'
'Il diritto ad avere diritti', questo il titolo scelto per il mese di eventi 'social', al via il dieci novembre. Organizzato dal comitato sardo 'Stop Opg', prevista la partecipazione di numerose associazioni.
CAGLIARI - Una campagna di sensibilizzazione lunga un intero mese, quella proposta dal comitato sardo 'Stop Opg' e aperta a tutte le cittadine e i cittadini sensibili al rispetto dei diritti umani. Coinvolta la società civile, il mondo della cultura, della conoscenza e dell’arte. Il 'Mese dei diritti umani' ingloba eventi quotidiani di varia natura: presentazione di libri, teatro, convegni e visite turistiche 'responsabili'. Il calendario degli appuntamenti è corposo, supera quota quaranta. Ben trenta le associazioni che partecipano al lungo mese dei diritti umani.
E non mancano le 'curiosità': una partita di cricket (sport praticato da molti immigrati nell'Isola) domenica nove novembre, organizzata dal 'Comitato Sardo di Solidarietà', alle 9:30 negli impianti cagliaritani di viale La Playa, una discussione-confronto sulla gestione dei conflitti in ambito scolastico e familiare venerdì 14 novembre alle 16:30 alla Mediateca del Mediterraneo, a cura del 'Cidi', il festival internazionale di cortometraggi Lgbt e la rassegna USNexpo sulle discriminazioni e i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali a cura dell'Arc, venerdì 28 novembre alla 'sala Cosseddu' di via Trentino. Sono solo alcuni dei tanti appuntamenti in calendario. Quello più importante è sicuramente il dieci dicembre (in concomitanza con l'anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, correva l'anno 1948). Alle 16:30 alla MeM l'incontro generale di tutte le assocazioni che aderiscono al mese a forte impronta 'sociale' per l'assemblea pubblica 'I diritti negati: Carcere, Opg e Salute mentale', alle 20:30 trasferta alla comunità 'La Collina' a Serdiana per l'incontro con Raffaella Maria Cosentino, regista del film-documentario 'EU 013 L'Ultima Frontiera'.
"Vogliamo rappresentare in un mese tutti i conflitti sociali esistenti in Sardegna, perchè è da lì che si producono i pezzi di una nuova società", spiega Roberto Loddo, uno degli organizzatori del 'Mese dei diritti umani', da anni in prima linea su alcune delle più importanti tematiche 'sociali'. "Tanti momenti di riflessione che ruotano attorno ai diritti degli insegnanti, dei lavoratori, insieme agli altri diritti civili e umani delle persone che vengono trasformate in corpi senza dignità, come i detenuti, gli internati negli ospedali psichiatrici giudiziari, i migranti reclusi nei Cie. Non mancano le occasioni", puntualizza Loddo, "per fare il punto della situazione, promuovere il confronto verbale e eleborare una lotta non violenta".