Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un porto per i pescatori

Fonte: L'Unione Sarda
3 novembre 2014

Il nuovo approdo costerà 4,5 milioni. Lavori al via all'inizio del 2015

Quaranta posti barca per la marina di Sant'Elia 


Un pizzico di pessimismo lo conservano gelosamente. Per scaramanzia marinara, per averci sbattuto il muso chissà quante altre volte. Per non illudersi eccessivamente delle promesse e degli annunci in fascia tricolore. Sanno però, i pescatori di Sant'Elia, che intorno al loro piccolo, amato e malandato porticciolo inventato «una vita fa» nella foce del canale che sbocca in mare, qualcosa si sta davvero muovendo. Come la passeggiata, quel lungomare davanti al Lazzaretto appena consegnato a Sant'Elia, alla città, che dovrà correre lontano, sino al padiglione Nervi e ancora più in là verso su Siccu, verso via Roma.
SUL MOLO In tre, chini verso l'acqua a sistemare le nasse che verso il tardo pomeriggio saranno trasportate al largo e calate in mare con la speranza di portar su qualche polpo, qualche murena. I pescatori di Sant'Elia invocano san Tommaso e fanno del suo verbo una filosofia di vita. «Come, su portu ? Torni quando ci sarà. Ne riparleremo». Parole negative e un sorriso che ammette almeno un po' di speranza.
IL PIANO Tra le righe del progetto ci sono un approdo da quaranta piccole imbarcazioni e due moli di sotto e sopraflutto da195 e 295 metri che spunteranno tra l'attuale scalo peschereccio e il Lazzaretto. Nessun colosso , nessuna marina da 300 posti barca come contemplato nei vecchi programmi del 2006 poi fermati dalla Regione. Il grande porto peschereccio che dovrà davvero riunire l'intera flotta cagliaritana sta nascendo dietro il mercato ittico di viale La Playa (i lavori sono iniziati in queste settimane), quello del Lazzaretto sarà lo scrigno per Sant'Elia. «Siamo in attesa delle ultime autorizzazioni per aprire i cantieri», spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Luisa Anna Marras. «Contiamo di poter cominciare all'inizio del prossimo anno. Il porticciolo costerà quattro milioni e mezzo di euro e rientra nel piano di riqualificazione dell'intera l'area, del quartiere». Un rione che si collegherà al lungomare anche attraverso un parco ma che proprio con porto e l'attività di pesca dovrà avere una relazione diretta.
VALORE AGGIUNTO In una parola, ittiturismo, come annunciato dal sindaco Massimo Zedda due domeniche fa in occasione del taglio del nastro della passeggiata a mare. Un programma d'impresa che dovrebbe regalare valore aggiunto alla pesca e magari coinvolgere anche le famiglie dei pescatori nella commercializzazione, nella trasformazione e nella preparazione del pescato. Opportunità che potrebbero veder la luce in modo ancor più massiccio quando il piano di risanamento e recupero del quartiere di Sant'Elia firmato da Comune, Area e Regione sarà realtà. Negli spazi pilotis, una volta chiusi, nasceranno negozi, servizi, ristoranti e negozi specializzati nel vendita e offerta dei prodotti della pesca.
IN BANCHINA Insomma, l'idea è quella di partire dalla pesca, che già coinvolge un gran numero di addetti ai lavori a Sant'Elia, per garantire all'intero quartiere importanti opportunità di sviluppo. «Il nostro - chiarisce Marras - è un progetto in divenire e dunque in grado di essere migliorato. Non è detto che la commercializzazione non possa avvenire anche direttamente in banchina».
Andrea Piras