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Lirico, ribaltone ai vertici del teatro: Zedda può avere la maggioranza

Fonte: web SardegnaOggi.it
27 ottobre 2014

 

Lirico, ribaltone ai vertici del teatro: Zedda può avere la maggioranza
Lirico, cambia il Consiglio di amministrazione. Il 9 novembre scadranno le cariche del Cda della fondazione, si prospettano nuovi equilibri.



CAGLIARI - Oggi il presidente della fondazione Teatro Lirico, Massimo Zedda, nel board di amministrazione è in minoranza. Tra alcune settimane la situazione potrebbe cambiare, complici i mutati equilibri politici a livello regionale e governativo. E il nuovo scenario potrebbe coinvolgere anche l’attuale sovrintendente Mauro Meli, voluto a dirigere il teatro proprio dai consiglieri “ribelli” rispetto alla linea di condotta del primo cittadino.

Attualmente nel Consiglio di amministrazione siedono Maurizio Porcelli, Mario Marchetti, Giorgio Baggiani, Gualtiero Cualbu, Giovanni Follesa e Susanna Pasticci. Due gli schieramenti: Baggiani, Cualbu, Porcelli e Follesa da una parte, Pasticci e Marchetti nominati di recente dallo stesso Zedda: quattro contro tre. La maggioranza attuale a gennaio è riuscita a nominare il nuovo sovrintendente Meli dopo il caos della vicenda Crivellenti, quest’ultima delegittimata dal Tar.

Le novità arrivano con l’entrata in vigore del decreto legge sulle fondazioni lirico-sinfoniche voluto dal Governo nel 2013. Prevede, entro il 31 dicembre 2014, la costituzione di un nuovo organo direttivo, sotto il nome di “consiglio di indirizzo”, che sostituirà il Consiglio di amministrazione attuale. Potrà essere composto al massimo da 7 membri (nominati dai soci) tra i quali rientra il presidente della fondazione: il sindaco o una persona di sua fiducia. Le nuove nomine dovranno arrivare dopo la definizione del nuovo statuto “che di fatto verrà aggiornato alle nuove norme in vigore” ha fatto sapere la settimana scorsa il sovrintendente Meli. Secondo la nuova legge il sovrintendente diventa “unico organo di gestione, nominato dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, su proposta del consiglio di indirizzo”.

Dunque la nuova composizione, se il colore politico conta qualcosa, dovrebbe essere a favore del primo cittadino: due membri nominati dal Comune (già pubblicato l'avviso di selezione), uno verrà scelto dalla Regione dove l’assessorato alla Cultura è guidato da Sel, uno dal ministero (vedi Franceschini), un altro dalla fondazione Banco di Sardegna presieduta da Antonello Cabras, ultimamente vicino al sindaco con il quale ha stretto accordi anche per la candidatura di Cagliari a capitale europea della cultura.

L’appuntamento è fissato per lunedì 27 ottobre quando tra i dieci punti all’ordine del giorno della seduta del Cda ci sarà oltre all’aggiornamento dello statuto, l’approvazione del bilancio preventivo 2015, un’esame sulla situazione dei contenziosi del teatro, la stagione lirica del prossimo anno. Poi verrà il tempo delle nomine. In ogni caso, anche nell’ipotesi remota in cui il nuovo statuto non venga applicato, due dei consiglieri “ribelli” dovrebbero essere ugualmente sostituiti o rinominati perchè già quattro anni in carica. Si tratta di Gualtiero Cualbu, nominato dalla Regione nel 2010, e Maurizio Porcelli voluto dal Ministero proprio lo stesso anno.