Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Contestata la gestione di Sardegna concerti dell'Anfiteatro Il pm: «Tre anni per Palmas»

Fonte: L'Unione Sarda
23 ottobre 2014

TRIBUNALE.

 

Tre condanne e un'assoluzione sono le richieste avanzate dall'accusa per i presunti illeciti commessi nella gestione dell'anfiteatro romano, uno dei più importanti monumenti della città, trasformata in arena spettacoli dal 2005 al 2007 per accogliere concerti e rassegne internazionali. Al termine di una lunga requisitoria, il pubblico ministero Daniele Caria ha sollecitato 3 anni e 6 mesi di reclusione per il patron di “Sardegna concerti” Massimo Palmas (difeso dall'avvocato Michele Schirò e Dora Magliora), due anni per la moglie Maria Gabriella Manca e un anno e quattro mesi per il fratello, Michele Palmas. Chiesta anche l'assoluzione per la funzionaria comunale Luisa Lallai (assistita dall'avvocato Patrizio Rovelli). I reati contestati vanno dal peculato all'abuso d'ufficio, ma anche truffa e appropriazione indebita per il patron di Sardegna Concerti e la moglie, mentre Michele Palmas non deve rispondere del peculato che invece è contestato alla funzionaria comunale.
Il processo davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale presieduta da Mauro Grandesso è nato dall'inchiesta del pm Caria sulla gestione dell'anfiteatro: l'arena di viale Sant'Ignazio era stata assegnata in concessione a Sardegna Concerti, secondo l'accusa, a discapito di altri imprenditori del mondo degli spettacoli. Nell'inchiesta era finito anche il dirigente comunale Bruno Soriga (difeso da Pierluigi Concas). Condannato ad un anno in abbreviato, l'appello aveva ridotto la pena a 8 mesi. Il 25 novembre le altre sentenze. (fr.pi.)