Rassegna Stampa

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Nicola Montaldo, Il Pd soft con Zedda: "Sindaco, accetta i consigli"

Fonte: web Castedduonline.it
15 ottobre 2014

 


Parla il neo segretario cittadino del Pd: "Ma il Pd chiede a Zedda più coinvolgimento nelle decisioni importanti per una città ancora alle prese con molti problemi"


Autore: Gianfranco Carboni il 15/10/2014 02:14

 

 

 

Nicola Montaldo, lei è stato nominato segretario cittadino del Pd con circa il 60 per cento,  può anticiparci alcuni passaggi essenziali del discorso d’insediamento?
Il congresso è stato molto proficuo, interessante, una bellissima esperienza, in cui ci si è confrontati sui contenuti in un clima sereno. Adesso il PD è unito, io cercherò di essere il segretario di tutto il partito. Penso che il PD di Cagliari potrà e dovrà svolgere un ruolo chiave e propositivo in quanto fortunatamente siamo sia al governo cittadino che a quello regionale. L’obiettivo immediato è quello di rispondere alla emergenza numero uno: il lavoro. Sono convinto che il governo di Cagliari può rispondere a questa crisi creando le condizioni per lo sviluppo. Cagliari ha tutti gli elementi chiave per questo: ambiente, cultura, università, porto, aeroporto. Il turismo deve finalmente divenire una risorsa economica per Cagliari e diventare il volano per la crescita. Per esempio, abbiamo l’opportunità delle riconversione dei ex beni militari dismessi, bisogna pianificare una loro riconversione consona ad un progetto di sviluppo. Abbiamo una zona franca urbana che ancora non è attuata, e che invece potrebbe essere una importante attrattiva per investimenti privati. Dobbiamo proseguire con la pianificazione urbana, ma non in termini di consumo del territorio, ma come strumento di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio esistente per lo sviluppo del territorio. Nell’agenda immediata ci deve essere il piano particolareggiato del centro storico e l’adeguamento del piano urbanistico comunale.

Avrebbe preferito le primarie aperte o ritiene sia corretto il tipo di elezione del segretario tra gli iscritti?
Io preferirei le primarie aperte, soprattutto in quanto occasione ed opportunità di maggiore coinvolgimento di tutti i Cagliaritani. O almeno avrei dato l’opportunità di partecipare alle votazioni del congresso anche a chi si fosse iscritto il giorno stesso del congresso.

Il PD è un contenitore di svariate radici politiche Lei ha militato in altri partiti?
Nei DS come semplice iscritto. Ho subito aderito al PD, dove facevo parte della direzione cittadina e della segreteria provinciale uscente.

Il PD è un grande partito, come si dice, sintesi di varie anime, unione di varie espressioni? Non è facile, almeno nella percezione esterna, governarlo. Partendo dal dato delle europee 40 per cento, sarà determinante per le prossime elezioni Comunali. Come intende arrivare a quella scadenza, con quale rapporto con i vertici provinciali, regionali, con il gruppo comunale?

Il PD a Cagliari ha ricevuto un consenso pari a circa 23.000 voti alle europee di Maggio. Piu’ o meno gli stessi voti ottenuti alle politiche di Febbraio 2013. Quindi penso che questo sia il bacino elettorale potenziale del PD a Cagliari, anche se solitamente nelle amministrative entrano delle logiche che sono al di fuori dell’appartenenza dei singoli partiti e quindi solitamente si ha un consenso e percentuali di voti non analoghi. Questo potenziale elettorale può essere raggiunto solo se tutte le anime del partito, tutto il gruppo comunale, lavorano uniti per lo stesso obiettivo. Io cercherò di contribuire perché si raggiunga questo obiettivo.

Veniamo alle cose espressamente amministrative: Cagliari, la Giunta Zedda, il rapporto con il Pd e gli alleati, cosa ci dice?
Massimo Zedda è il nostro sindaco, lo sosteniamo. Il nostro ruolo è quello di supportare e aiutare questa amministrazione. Con obiettivo Cagliari ed il suo sviluppo. Però la base del partito chiede maggiore coinvolgimento nei processi decisionali e nelle scelte. Per fare questo stiamo già programmando frequenti incontri tematici. Il partito sarà un laboratorio di idee e contenuti per l’amministrazione.

Cagliari continua a perdere residenti, come invertire la tendenza?
Questo è un aspetto incredibile. Tanti miei coetanei, amici, cagliaritani abitano adesso nei comuni dell’Hinterland. Dobbiamo subito promuovere politiche che sostengano il rientro in città dei cagliaritani. Che significa incentivi e agevolazioni. Io poi penso che Cagliari dovrebbe essere attrattiva di residenti da altre regioni italiane e da quelle regioni europee che presentano condizioni climatiche e sociali più complesse. Io ho vissuto circa 10 anni a Milano, in quanto insegnavo al Politecnico. I milanesi, per esempio, non vedono l’ora di potersi trasferire in località quali Cagliari. Il nostro clima e la città sono una attrattiva fondamentale, dobbiamo però offrire loro una città più moderna ed efficiente, ed intervenire subito nel miglioramenti dei collegamenti aerei e marittimi. Penso a modelli come le città della Florida.

Se vuole può anche non rispondere, comprendo il ruolo: cambierebbe qualcosa di questi tre anni e mezzo di amministrazione Zedda?
L’operato della amministrazione è stato fin qui buono considerando che si è partiti da una condizione precaria dell’amministrazione comunale dovuta al malgoverno degli ultimi 20 anni di centrodestra. Però questo mese congressuale a stretto contatto con il nostro elettorato mi ha dato modo di capire che non tutto è andato per il meglio. Forse anche per una non adeguata comunicazione all’esterno dei risultati. Ci stiamo lavorando.

Commercio, cultura, partecipazione democratica sembrano argomenti che non hanno rispettato le aspettative. Mentre consensi per i lavori pubblici e il traffico e viabilità. Correggere? Che consigli darà al gruppo ed al Sindaco?
Dobbiamo dare risposte all’emergenza lavoro e quindi alla crescita economica. In questo senso la cultura può essere una grande opportunità. Il commercio tradizionalmente è una attività chiave dell’economia cagliaritana. Penso però a via Dante e via Paoli con i negozi che chiudono. Non possiamo accettarlo. In questi giorni ci proponiamo di trovare soluzioni con l’amministrazione ed il gruppo comunale del PD.

Città Metropolitana, ampia o dei comuni contermini?
Città metropolitana che includa i Comuni vicini; sicuramente che non coincida con i vecchi confini provinciali. Vale la pena riflettere su Pula e Villasimius. Di sicuro quando si parla di Cagliari turistica si parla delle eccellenze di quei due comuni, e quindi uno sviluppo integrato non può prescinderne. Per esempio, non si può pensare che l’aeroporto di Cagliari e le infrastrutture ad esso connesse non vengano pianificate e programmate pensando anche a queste due località turistiche di eccellenza.

Domanda a piacere, scusi il taglio scolastico: vuole aggiungere qualcosa?
Stiamo investendo sui giovani per una nuova classe dirigente del PD. Riapriremo la vecchia sede dello storico circolo Berlinguer con il segretario dei giovani democratici Federico Manca, e la sede di Mulinu Becciu con segretario un altro giovane, Marco Benucci. Entrambi sono dotati di grande spirito di iniziativa, energia e capacità che saranno determinanti per questo nuovo PD cagliaritano.

In bocca al lupo!