Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Campi comunali, gioca la burocrazia

Fonte: L'Unione Sarda
2 febbraio 2009

Sono dodici gli impianti gestiti dall'amministrazione, venti quelli affidati ad esterni

Ecco la mappa tra concessioni, problemi di agibilità e di soldi

Gran parte delle strutture non ha l'agibilità, ma l'assessorato sta già rimediando.
Dodici impianti gestiti in maniera diretta, venti concessi in gestione, tre con iter in corso per la cessione. E poi ancora uno non gestito e uno non preso in carico dal servizio Sport e un altro inagibile. È questo il quadro degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Cagliari.
AGIBILITÀ Negli ultimi due anni per alcuni (i più grandi e, dunque, i più frequentati da spettatori) è arrivato un certificato di agibilità atteso da decenni: su tutti lo stadio Sant'Elia e il palazzetto di via Rockefeller (che ha recentemente ospitato le partite della nazionale di basket), anche se gran parte degli impianti ne è ancora sprovvista e opera in un regime di deroga, che viene concessa di anno in anno. «Le procedure sono state avviate per la gran parte delle strutture - fanno sapere dall'ufficio Sport del Comune - presto la situazione tornerà alla normalità».
VIA SAN PAOLO Tra l'assessorato al Patrimonio e quello allo Sport si gioca, invece, la partita dei campi fino a qualche tempo fa di proprietà della Regione e recentemente passati sotto l'egida del Comune. «In questo caso è in corso una verifica, una sorta di censimento - fanno sapere dall'assessorato al Patrimonio - una volta terminate le procedure verranno presi in carico dalla struttura competente, che è quella allo sport».
GESTIONE DIRETTA Gli impianti gestiti dal Comune, con mezzi e personale per la manutenzione e la guardiania, sono 12 e 3 sono nel complesso di via dello Sport : si tratta della piscina e di due strutture coperte. In via Pessagno c'è un campo da calcio in terra battuta, mentre in via Rockefeller (oltre al palazzetto e ai campi esterni, sempre gestiti dal Comune) c'è il pattinodromo all'aperto. Poco distante c'è il famoso “pallone” attiguo al Sant'Elia, costruito con i fondi dei Mondiali '90 e a lungo inutilizzato: per la burocrazia si chiama “impianto sportivo polivalente Sant'Elia” ed è utilizzato per calcio a 5, arti marziali, pugilato, ginnastica, pallavolo e pattinaggio. Ancora a carico del Comune sono anche gli impianti di viale Bonaria intitolati a Mario Siddi, oltre alla palestra e alla struttura esterna di via degli Stendardi .
GESTORE ESTERNO Tutti gli impianti affidati a un gestore esterno sono regolati da una concessione che dura 9 anni e i canoni sono spesso simbolici, visto che viene riconosciuta l'utilità sociale del praticare sport. Si va dal campo da bocce e di calcio a 5 di via Argonne (Consorzio Tuvixedduemila4), alla palestra e dei campi esterni di via Monte Acuto (associazione Sotto il colle), proseguendo con l'impianto all'aperto (cooperativa sociale L'Immacolata Onlus) e il palazzo del tennistavolo di via Crespellani (Asd Marcozzi), l'impianto basket di via Zagabria (Polisportiva Genneruxi), il campo di calcio e di basket di via Castiglione (consorzio Calcio del 2000, con la società Sigma in prima fila), il campo di calcio Cipla di via dei Donoratico (consorzio Terzo millennio), lo stadio Sant'Elia (Cagliari calcio), il complesso tennistico Monte Urpinu (Tennis club Cagliari), l'impianto di atletica leggera di via dello Sport (Consorzio Fidal-Cip), la piscina di viale Diaz (Acquasport), il campo di calcio del Lazzareto (Pgs Sant'Elia), il campo di via Schiavazzi (consorzio Calcio Sant'Elia 2005), l'impianto all'aperto di S'Arrulloni (Multisport), quello di via Fracastoro (consorzio Sport solidale), il bocciodromo di via Darwin (circolo bocciofilo Cagliari), l'Esperia di Monte Mixi (piscina, palazzetto e campi di basket), la piscina di Terramaini (Federazione nuoto) e il campo di calcio di Terramaini (Lo sport di Pirri).
ANTHONY MURONI

02/02/2009