Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Meli rassicura le Rsu: «Nessun rischio licenziamenti»

Fonte: L'Unione Sarda
10 ottobre 2014


TEATRO LIRICO. Per il sovrintendente la situazione non è paragonabile a quella di Roma

 


«Da noi non c'è alcun rischio licenziamenti». Sollecitato dai rappresentanti dei lavoratori del Lirico, preoccupati per quanto avvenuto al Teatro dell'Opera di Roma dove in 182 tra orchestrali e coristi hanno ricevuto le lettere di benservito, ieri il sovrintendente Mauro Meli non ha esitato a dire la sua. E a rassicurare tutti.
«Capisco che ci sia preoccupazione - sono le sue parole - ma vorrei chiarire che a Cagliari non c'è questo pericolo perché non esiste neanche uno dei presupposti che hanno portato il vertice del Teatro di Roma e il sindaco della Capitale a prendere una decisione tanto drammatica. Nella Capitale si è creata una situazione che non è in alcun modo riscontrabile nel teatro lirico di Cagliari, che è povero ma sano e dove non c'è conflittualità coi sindacati né è mai mancato l'atteggiamento di professionalità da parte dell'orchestra e del coro, insomma qui siamo lontani anni luce da questo scenario».
Proprio sulla drammatica vertenza romana, che sta creando allarme e proteste nel mondo dell'opera, le Rsu del Lirico avevano però voluto esprimere «solidarietà e vicinanza a tutte quelle “famiglie” che a causa di questo provvedimento scellerato vedono stravolta la loro esistenza». «La scelta di precarizzare i comparti artistici - avevano proseguito in un comunicato -, per quanto sia ambizione di qualche sovrintendente o dirigente ministeriale, non è la soluzione per rilanciare i teatri d'opera italiani bensì un'azione miope ed in aperta antitesi con i maggiori teatri europei». Ma non è tutto: ieri mattina i lavoratori del Lirico si sono riuniti in assemblea per fare il punto della situazione e decidere se prendere parte alle iniziative che si stanno programmando a livello nazionale.
Tutte le sigle sindacali hanno deciso all'unanimità di aderire alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma, davanti al Ministero, in una data ancora da decidere, mentre il 18 o il 25 ottobre ci sarà un concerto di protesta a Cagliari che si dovrebbe svolgere in una delle piazze del centro storico.