Rassegna Stampa

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Ippodromo nel caos, via i dipendenti, il presidente e il ristorante

Fonte: web cagliaripad.it
2 ottobre 2014

 

Il caso ieri in aula. Il consigliere Casu ha lanciato un appello alla Regione e propone per il rilancio della struttura del Poetto una cittadella sportiva


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Ippodromo sempre più nel caos. La Società ippica, la partecipata del Comune che dal 1928 gestisce l’impianto del Poetto, ha licenziato i tre dipendenti (“che peraltro non ricevono più una lira dal mese di luglio di quest'anno”, denuncia il consigliere comunale del gruppo misto Paolo Casu) e ha perso il presidente, Giovanni Battista Ena. Promosso dall’amministrazione comunale al controllo delle partecipate di via Roma. Mentre è invece di oggi, la notizia della rinuncia da parte dello storico "Ristorante l'Ippodromo" della permanenze nella location sportiva. La società Tourism che lo gestiva è in rotta di collisione con la Società ippica.

E il caso è arrivato in via Roma. Ieri in aula Casu ha attaccato il primo cittadino: “Discutere di mancanza di fondi per pagare gli stipendi del mese di agosto senza che nulla sino ad oggi sia stato fatto per “porre a reddito” una struttura sportiva, culturale e ambientale dalle mille possibilità e dalle mille risorse, lascia intendere una chiara e inequivocabile incapacità gestionale, che non può e non deve essere assolutamente dal Presidente, argomentata con questa superficialità e assenza di argomenti risolutivi”. L’unica soluzione al momento è quella dell’assegnazione in concessione a privati, ma portare al traguardo una simile decisione comporta la preparazione di un bando europeo, la cui stesura e pubblicazione non sarebbe certo immediata.

Secondo Casu una soluzione potrebbe essere l’intervento della Regione (la partecipata regionale Agris è socio dell’amministrazione e comunale della Camera di Commercio della Società ippica), considerato il finanziamento dell'Assessorato all'agricoltura alle manifestazioni sportive dell'Ippodromo di Chilivani, (“dimenticandosi dell'esistenza di Cagliari”), accusa il consigliere che auspica per l’ippodromo un futuro da Città Culturale dello Sport, dove equitazione, natura, ambiente e sport (Beach Volley, Beach Tennis, Turismo equestre, Basket, calcetto, calcio e servizi turistici) “in un contesto invidiato da molte nazioni europee”.