Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gli avvocati battono cassa «Pagate o facciamo causa»

Fonte: L'Unione Sarda
1 ottobre 2014

TEATRO LIRICO.

Slitta al 25 novembre il processo al sindaco Zedda

 

Lo studio legale Lubrano di Roma e Milano ha posto l'ultimatum: «Aspetteremo fino al 30 settembre». Cioè ieri. In caso di mancato riscontro, partirebbe un «decreto ingiuntivo» per costringere la Fondazione a sborsare ciò che reclama: circa 21 mila euro, l'onorario legato ai ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato (quest'ultimo ritirato successivamente) preparati per confermare come sovrintendente del Teatro lirico Marcella Crivellenti, un ruolo nel quale era stata imposta dal sindaco Massimo Zedda nonostante la precedente manifestazione di interesse bandita dal primo cittadino (e i 44 curricula mandati in Municipio da altrettanti candidati interessati al ruolo). Un incarico arrivato per «tenere sotto controllo le spese dell'ente che infatti si sono ridotte», aveva spiegato il primo cittadino, finito però sotto inchiesta per abuso d'ufficio proprio per quella decisione.
Di questo reato si sarebbe dovuto discutere ieri in Tribunale davanti al gup Roberto Cau e al pm Giangiacomo Pilia. Ma al collegio difensivo del sindaco, composto dagli avvocati Giuseppe Macciotta e Fabio Pili, si è aggiunto Carlo Federico Grosso, il quale ha chiesto tempo per studiare le carte: così l'udienza è stata rinviata al 25 novembre. Intanto è venuta alla luce la richiesta dello studio Lubrano: 16 mila euro di onorario per la causa al Tar contro i ricorsi presentati dal consigliere di amministrazione del Teatro Giorgio Baggiani (che lamentava la sua sostituzione nel cda) e da due pretendenti al posto di Crivellenti (Angela Spocci e Mauro Meli: proprio quest'ultimo è l'attuale sovrintendente); altri 5 mila per stendere quello al Consiglio di Stato dopo che il Tribunale amministrativo regionale nel novembre 2013 aveva dichiarato illegittima la nomina di Crivellenti. A questo ricorso il sindaco aveva poi rinunciato, ma i legali comunque avevano preparato i documenti.
Il problema è che i consiglieri Gualtiero Cualbu, Giovanni Follesa, Giorgio Baggiani e Maurizio Porcelli già in passato hanno messo per iscritto di essere rimasti «sorpresi», perché mai - a loro dire - avevano «dato mandato» agli avvocati di resistere davanti al Tar «tantomento» di fare ricorso al Consiglio di Stato. Insomma, sarebbe stata una decisione personale di Zedda fatta a nome della Fondazione. E allora, chi pagherà lo studio legale?
Proprio la Fondazione inoltre dovrebbe costituirsi parte civile nel processo contro il primo cittadino, come da volontà della maggioranza del cda. Ma Zedda, che è anche presidente del consiglio d'amministrazione del Teatro, «nega l'inserimento di questo punto all'ordine del giorno» e «continua a rimandare l'appuntamento», attaccano gli altri consiglieri. Il prossimo incontro è fissato per domani: si attendono novità.
Andrea Manunza